24 ore, 10 proiettili, 10 ragazzi

A “Più libri più liberi” la presentazione del giornalista inglese Gary Younge, con l’intervento di Gianni Riotta, di “Un altro giorno di morte in America” (add editore 2018, pp. 352, euro 18), il reportage che racconta le armi, le gang, le morti innocenti e violente negli Stati Uniti d’America.

Storie di “innocenti e non”, uccisi in un giorno qualunque negli Stati Uniti. Il 23 novembre del 2013: sette ragazzi – con meno di vent’anni – bianchi, neri, ispanici e altri ancora, morti per arma da fuoco. Morti provenienti da ogni parte d’America, di cui sui giornali non è mai apparsa notizia. Storie diversissime tra loro: uccisi in casa, fuori o a per avere indosso un colore sbagliato. Sparare in America è facile e non solo ci sono vittime di serie A e vittime di serie B, ma sono vittime ignorate, vite estranee, sconosciute. Quale psicologia si nasconde dietro questo problema?

Il racconto di Gary Younge è preciso, toccante e, allo stesso tempo, terribile. È un qualcosa che ci sembra lontano ma che, in realtà, è molto più vicino di quanto immaginiamo: ciò che accade in America avviene anche nel sud Italia. La maggior parte di noi non lo sa. La maggior parte di loro nemmeno lo sa.

Marianna Zito