ZELDA LA PIRATESSA e il coraggio di scegliere
C’erano una volta il Lamantino e dei pirati: Capitan Arraffa che conta le sue monete d’oro, Scheggia, il pirata con la vista più acuta e Unocchio e Senzocchio che la vista non hanno. E quella stessa volta c’era pure una bambina in una cesta in mezzo al mare. Issata a bordo, i pirati decidono di tenerla e di darle un nome. Così il nostro c’era una volta diventa… c’era una volta Zelda, la bambina che diventa prima Piratessa poi Capitan Zelda.
Le basta vedere le cose una volta per impararle subito: conta meglio degli altri, impara i trucchi della cucina (sputa tre volte nella minestra prima di servirla, per darle più sapore) spazzola il ponte fino a farlo brillare, conquista così tanti tesori che non ci sono più isole deserte per seppellirli. Ma Zelda non è soddisfatta di tutto l’oro del mondo conquistato, vuole solo una cosa DAVVERO: vuole tornare ad essere una bambina buona, come quando era piccola.
C’era una volta Zelda, la piratessa che insegnerà a tutti noi, anche alla ciurma di pirati suoi amici, la libertà di scegliere sempre la propria strada di fronte a un mare aperto di possibilità. Esaudirà il suo desiderio di avere per un istante di nuovo una mamma e di essere una principessa. Avrà il coraggio di tornare a essere piratessa e ricongiungersi alla sua ciurma.
SINNOS, casa editrice romana nata nel 1990, con Zelda la piratessa di Pieter Van Oudheusden e Merel Eyckerman rivela ancora una volta l’attenzione, l’impegno e la passione al formato, ai contenuti, all’aspetto. Nel cartonato f.to 20,5×20,5 ci sono disegni che da soli potrebbero raccontare l’intera storia.
Rosa Lia Lauria