“Visa transit” – Il viaggio di Nicolas de Crécy
“Visa transit” (2020, pp. 136, euro 27) del fumettista francese Nicolas de Crécy, è una graphic novel pubblicata dalla Eris Edizioni, il primo di due volumi che narra il lungo viaggio dell’autore e di suo cugino Guy a bordo di una vecchissima Citroën Visa. Durante l’estate del 1986, poco dopo il disastro nucleare di Chernobyl, nei dintorni di Parigi, mentre la vecchia Citroёn dello zio ammuffiva tra i fiori di un cortile, Nicolas e Guy decidono di intraprendere un viaggio, una sorta di “crociera on the road”, trasportati dalla loro Visa e accompagnati da una biblioteca costruita sul lunotto, come estensione della loro vita comoda e casalinga, con scaffali di cartone e puramente decorativa.
Questo volume si apre con una sorta di “estratto del viaggio” dove i due cugini a quasi 1800 km dal nord dell’Ucraina, si ritrovano immersi nel nulla, tra le montagne e nel buio più totale, costretti a passare la notte in macchina. L’autore partendo da questo episodio, ripercorre una parte della traversata compiuta con il cugino Guy, rivivendo anche molti ricordi dell’infanzia, che spesso si ricollegano a momenti specifici del viaggio.
Un graphic novel dal ritmo continuo, con scarse pause e qualche citazione o riferimento intellettuale. I colori caldi e avvolgenti delle tavole fanno perfettamente percepire al lettore le sensazioni vissute dai personaggi, come il caldo torrido; grazie alle linee, ai tratti incerti ed i contorni poco precisi e definiti, l’autore trasmette una lieve sensazione di malinconia del passato. come quando si ricorda qualcosa di vecchio o vissuto molto tempo prima. Nicolas de Crécy – autore di altri fumetti come Il celestiale Bibendum, La Repubblica del catch, Diario di un fantasma e Prosopopus – conferisce uno stile poetico e pacato ai suoi disegni, riuscendo trovare una singolare e originale dinamicità.
Annalisa Borgo