UNTITLED di Michael Glawogger al cinema
“Ero su un treno dalle parti di Los Mochis e Chihuahua e mi sono detto che il più bel film che potevo immaginare era un film che non si fermasse mai…
È il mio progetto più estremo sul movimento e il viaggio.”
(Michael Glawogger)
Ad aprile arriva nelle sale italiane Untitled, film postumo del documentarista austriaco Michael Glawogger, morto nel 2014 all’età di 54 anni, co-diretto da Monika Willi e distribuito da ZaLab.
Il regista ci offre una visione del mondo senza alcun belletto, attraverso un viaggio toccante e intenso sull’essere umano e le sue miserie, un film drammatico dove però non si vedono mai le lacrime, un film dalle immagini potenti ma mai estetizzanti. “Il più bel film che potevo immaginare era un film che non si fermasse mai” scrive il regista.
Un viaggio volutamente senza meta, iniziato alla fine del 2013 in Austria, passando per Ungheria, Bosnia Erzegovina, Croazia, Serbia, Montenegro, Albania, Italia, Marocco, Mauritania, Senegal, Guinea Bissau, Guinea, Sierra Leone e finito improvvisamente sei mesi dopo in Liberia, dove il regista muore in seguito a una malaria cerebrale non diagnostica in tempo.
Il film vede dunque la luce postumo, grazie al talento di Monika Willi, montatrice storica di Glawogger. La versione italiana è distribuita da Zalab e ha la splendida voce narrante della cantante Nada.
Glawogger ha raggiunto il successo mondiale con il pluripremiato Workingman’s Death, (presentato al Festival di Venezia e uscito in Italia nel 2006) e Whore’s Glory (Premio Speciale della Giuria Orizzonti alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nel 2011).
Dopo Cattedrali della Cultura (2014), documentario in 3D presentato alla Berlinale, che vede, oltre a Glawogger, la regia di Wim Wenders, Robert Redford e Michael Madsen, il regista ha deciso di partire per un intero anno.
Da questo viaggio è nato Untitled.
Laura Carnemolla