Una vita in volo: l’entusiasmante “Diario dal deserto” di Arianna Lepre
Se si fa un lavoro che si ama significa che si è seguito il proprio cuore, nonostante i dubbi, le difficoltà, le sfide che si parano davanti. Significa anche che si sta percorrendo la strada giusta per poter essere felici, e un esempio di questo è il diario che Arianna Lepre ha scritto per se stessa durante gli anni della pandemia, quando non era possibile viaggiare; per una hostess come lei, si è fermato all’improvviso un ritmo in perenne movimento. Ma cosa c’è di meglio, proprio nei momenti di stasi, se non ricordare i periodi di attività, mettendoli per iscritto, per poter continuare a tenere in moto l’energia di un lavoro che si ama in attesa che riprenda?
“Diario dal deserto” (2024, pp. 192, euro 20.27) racconta tre anni di voli, di avventure, di incontri, vissuti in prima persona dalla giovane autrice, Arianna Lepre, che a ventiquattro anni ha fatto per caso le selezioni per diventare una hostess di volo per Emirates Airways e ci è subito riuscita. Il suo carattere estroverso e capace di adattarsi alle diverse situazioni sono stati dei doni preziosi per apprendere un lavoro tanto stimolante quanto faticoso. Ha dovuto trasferirsi a Dubai, una città piena di lusso, in una residenza in mezzo al deserto, e da qui il titolo del libro: quel luogo sperduto era diventata la sua nuova casa, il suo quartier generale. Arianna è la prova che, a fare la differenza nella vita, è il modo in cui si prende e vive ciò che accade: nonostante abbia affrontato spesso voli lunghi e stancanti e fusi orari pesanti, la sua curiosità, entusiasmo e voglia di scoprire nuovi posti hanno sempre avuto la meglio. Ritmi sballati, sì, ma ne è sempre valsa la pena: Arianna non ha mai voluto perdersi un’occasione e, da quel che racconta, non se ne è mai pentita, anzi.
Leggendo il “Diario dal deserto” di Arianna si va in avanscoperta insieme a lei in tutti i luoghi che racconta: le sue descrizioni costruiscono delle immagini ben precise, e chi legge è lì con lei, a condividere la compagnia, i pasti e il divertimento. Anche se i momenti difficili non sono mancati, l’autrice ha scelto di concentrarsi sul buono che le è rimasto, su ciò che l’ha formata e fatta crescere sia come professionista, sia come persona. Anche durante le ferie la sua voglia di viaggiare non si è placata, e se inizialmente la tendenza era quella di tornare in Italia, piano piano poi si sposta verso altri luoghi, come per esempio lo Sri Lanka, Katmandu per festeggiare il suo compleanno, o ancora, Socotra, un luogo molto particolare vicino a Dubai.
Non solo voli e viaggi, ma anche amicizie, condivisioni, legami che si sono creati e spesso rafforzati; Arianna ha conosciuto tantissime persone e con diversi colleghi ha formato una squadra affiatata con cui ha condiviso avventure uniche. In tempi come questi, in cui il mondo si trova attraversato da pesanti conflitti, è bene poter leggere le parole di chi ha girato tanto (e che ancora lo fa!) e ha visto la realtà di Paesi diversi, con occhi sempre illuminati dalla voglia di vivere e di comunicare con gli altri.
“Diario dal deserto” è una guida, un insieme di emozioni, la storia di una crescita, una testimonianza della bellezza della vita.
Roberta Usardi