“Una canzone è come un farmaco: può dare molto a chi l’ascolta!” Intervista a Colangeli
Se pensiamo al connubio tra musica e medicina ci viene subito in mente Enzo Jannacci. Seguendo (forse inconsapevolmente) le sue ormai, il giovane cantautore e medico Colangeli pubblica STUDENTI BOHÉMIEN, suo EP di debutto, nel quale musica e scienza sembrano andare molto d’accordo. Ce ne parla lui stesso in questa intervista esclusiva per Modulazioni Temporali.
STUDENTI BOHÉMIEN è il tuo nuovo EP, pubblicato il 21 dicembre. Ce lo racconti, per chi non lo avesse ancora sentito?
Il mio nuovo EP racchiude, attraverso 4 brani, l’intero periodo universitario, e quindi questi anni intensi, pieni di sogni e sbagli, trascorsi tra diecimila esami come studenti bohémien (citando un passo del brano che dà il titolo a questo lavoro). Il vissuto personale, quelle che sono state le mie relazioni sentimentali, i miei stati d’animo, si intagliano sullo sfondo che ha segnato questi ultimi anni, dalla pandemia in primis a tutto il resto. Perciò rappresenta un lavoro totalmente autobiografico, in cui ognuno dei 4 brani affronta una tematica differente, andando a sintetizzare al meglio questo periodo tra i 18 e i 30 anni.
Con chi hai lavorato alla sua realizzazione? E quanto queste figure professionali hanno influito sul risultato finale?
Ho avuto il piacere di lavorare con Roberto Gramegna ed Ettore Gilardoni registrando questo lavoro presso il Real Sound Studio di Milano. Hanno contribuito in maniera determinate alla realizzazione del sound caratterizzante l’EP masterizzato poi da Pietro Caramelli.
Ti stai preparando a salire sul palco? E se sì, hai già in mente come saranno i tuoi live?
Il tour promozionale caratterizzante l’EP mi vedrà esibirmi in acustico (piano e voce) in diversi locali d’Italia a partire da gennaio 2023.
Sei anche un medico. In che modo arte e scienza si conciliano nella tua vita?
Esattamente, sono un medico specializzando. Arte e scienza sono parte di me, nello specifico la medicina ha moltissime affinità con la musica a partire dal fatto che una canzone può dare molto a chi l’ascolta, esattamente come farebbe un farmaco. Medicina e musica da sempre sono state le mie passioni, non è stato facile portarle avanti entrambe in tutti questi anni ma a quanto pare eccomi qui: cantautore/medico.
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