“Una burla riuscita. Le favole” di Italo Svevo, a cura di Matteo Palumbo
“Una burla riuscita” è quella novella che Italo Svevo tenne “nei pensieri come un assillo”: un’ “eterna novella”, come sottolinea Matteo Palumbo nella sua Prefazione, pubblicata infine poco prima della morte dell’autore, nel 1928. Ma meritava davvero, questo scritto, tutto questo lavoro e tutto questo tempo? Probabilmente sì, perché oggi rappresenta una summa di tutto il lavoro dello scrittore Svevo.
Il protagonista, lo scrittore sessantenne Mario Samigli – che ha un rimando immediato a Ettore Schmitz, nonché pseudonimo dell’autore stesso – viene qui descritto nel modo in cui sta al mondo nella sua vita “lemme lemme”, grigia e insoddisfatta, con un ulteriore rimando a Emilio Brentani in Senilità. L’uomo trova rifugio solo lontano dalla realtà, ovvero nella scrittura delle sue favole che hanno come protagonisti ovviamente animali, ma soprattutto uccelli. Nel momento in cui la carriera dello scrittore Samigli sembra arrivare a una svolta, ecco in arrivo la drammatica sorpresa che si risolverà in una semplice burla, per l’appunto.
A completare “Una burla riuscita” (Edizioni Spartaco, Collana Elitropia, pp. 134, euro 14) a cura di Matteo Palumbo – uno dei massimi studiosi delle opere di Svevo – ci sono, infine, “Le Favole”, a richiamare sia quest’ultimo racconto sia tutta l’opera sveviana.
Marianna Zito