Un piede nel paradiso del Sud Carolina
Ron Rash, scrittore che negli USA è considerato un classico della letteratura del Sud, ha pubblicato nel 2002 “Un piede in paradiso”, arrivato solo ora in Italia grazie a La Nuova Frontiera (2021, pp. 256, euro 16,90).
Paradiso perduto
Oconee, piccola contea agricola degli Appalachi, Sud Carolina. Anni ’50. Holland Winchester, eroe di guerra e testa calda, scompare. La madre è sicura che sia morto perché, il giorno della scomparsa, ha sentito degli spari provenire dalla fattoria vicina. Starà allo sceriffo, Will Alexander, stabilire i fatti e ritrovare Holland Winchester, vivo o morto. I sospetti ricadono da subito su Billy Holcombe e sua moglie Amy, presunta amante di Holland.
Ma la contea, che pare destinata a essere “un posto per gli scomparsi”, si agita anche per la Carolina Power, una compagnia elettrica che sta acquistando tutti i terreni della valle per costruire una diga. E così una terra, che è già stata strappata ai Cherokee dai colonizzatori, sta per essere nuovamente sottratta ai suoi abitanti.
Due eventi che, così diversi ma tragicamente simili, finiranno con l’intrecciarsi. E la soluzione di tutto sarà il tempo che passa e porta a galla le verità che si cercano di sommergere.
Cinque protagonisti più uno
“Ma niente è solido e duraturo. Le nostre vite si reggono su fondamenta instabili. Non è necessario leggere i libri di storia per scoprirlo. Non hai che da conoscere la storia della tua vita”.
Ron Rash ci regala una splendida storia a cinque voci: lo sceriffo, Billy Holcombe, Amy Holcombe, il loro figlio, e infine il vice sceriffo. Ogni voce narra in prima persona la stessa storia, quella della scomparsa di Holland Winchester, e allo stesso tempo una storia diversa, perché la propria, in un miscuglio di tradizioni, credenze e superstizioni, cose taciute, dove i personaggi di contorno, spesso donne e anche forti, danno ancora più solidità al racconto. Il tutto inserito nella sesta e potente voce di queste pagine: la natura. Protagonista indiscussa che spesso e volentieri si sostituisce ai dialoghi, pochi e mirati, per descrivere gli stati d’animo dei personaggi, per dare forza alle loro azioni, per determinarle addirittura.
Sono molteplici i temi per questo giallo/noir.
È la storia di personaggi che sono “ultimi” e che vivono ai margini, costretti a gettare la maschera quando messi alle strette dagli eventi, nei quali non sempre sanno come districarsi, e nemmeno scegliere la cosa più giusta. Più giusta per chi?
È la storia dell’amore e delle sue forme diverse, fatte di silenzio, di dedizione portata all’estremo, anche di ostilità non dette a volte, e di segreti.
È la storia di chi è buono in fondo, e alla fine cerca la redenzione.
È la storia di come il progresso interviene sull’ambiente, sradicando le persone, e sommergendo le loro vite, quel che sono state.
Alice Munro dell’autore ha scritto: “Le storie di Ron Rash mi fanno battere così forte il cuore che devo sedermi e rifletterci su mentre guardo fuori dalla finestra”. Proprio così.
Laura Franchi