Un “assaggio” di Nothomb
“Luccicante come una pentola” (2022, pp. 106, euro 14) è una raccolta di cinque racconti di Amélie Nothomb, prolifica scrittrice francofona di cui Voland ha pubblicato in Italia tutti i suoi libri. Tradotto da Federica Di Lella e impreziosito dalle illustrazioni in bianco e nero di Kikie Crêvecoeur, questo è il libro perfetto da leggere in un’unica seduta che consente di farsi un’idea sullo stile della Nothomb.
I racconti, brevi ma non banali, lasciano emergere il piglio arguto di questa sagace scrittrice che non annoia mai e riesce a coinvolgere il lettore grazie a uno stile leggero. Tornano, anche in questo libro, le tematiche care alla Nothomb tra cui la fiaba, che apprezziamo nel primo dei cinque racconti Leggenda forse un po’ cinese, in cui principe Pin Yin, stanco dell’ineccepibile bellezza che lo circonda, decide di sposare la più brutta delle fanciulle. Bella anche la scelta dei personaggi, alcuni dei quali sicuramente bizzarri, come il passeggero incontrato in L’olandese ferroviario, che parlava tutte le lingue oppure Ernest Blouch, il serial killer che nel terzo racconto, Di migliore qualità, sceglie di smettere di assassinare una donna al giorno per iniziare a ucciderne di meno, ma di migliori qualità affinché anche la sua vita risulti essere meno mediocre. In L’esistenza di Dio invece, si parla della proposta di indire un referendum per constatare democraticamente se Dio esiste o meno, ma le cose prenderanno un verso inaspettato e tutto volgerà in una terribile catastrofe. Nell’ultimo racconto, Water Music, la Nothomb ci fa sognare con Ondine, la bambina che aveva tutto, forse troppo, eccetto la libertà.
Questi, dunque, i cinque racconti che Amélie Nothomb decide di raccogliere in questa opera che dedica all’amato padre. Cinque racconti che rappresentano un perfetto assaggio della sua produzione, da consigliare a chi vuole iniziare a conoscerla.
Sara Pizzale