Tutto Bukowsky senza essere Bukowsky
“Rimani giù, mi vuoi fare andar fuori di testa? vuoi mandare all’aria tutto il mio lavoro?” Bukowsky
“Credo che per credere, certi momenti, ti serve molta energia” Luciano Ligabue
“ Non sono un vuoto a perdere ne uno sporco impossibile né un marchio registrato né un prodotto di mercato ” CCCP
Pensando ingenuamente che durante uno spettacolo su Bukowsky l’alcool non può mancare, porto con me al TRAM una fidata birra. Anche perché di cosa altro vuoi parlare se non di donne e sbronze colossali, scimmie volanti e corse di cavalli, baristi, puttane e macchine da scrivere?
Pastello di Antonio Conte
Niente di più sbagliato, nello spettacolo Bukowsky – A NIGHT WITH HANK di D. Francesco Nikzad troviamo solo brevissimi accenni, come dettagli, alla sua vita come la conosciamo noi, eppure è tutto così pregno del poeta da puzzare di vino lontano mille miglia. Mettendo da parte per un attimo l’artista, a teatro stasera si parla di noi. Si parte dalle fragilità di un uomo per raccontare le infinite maschere che indossiamo tutti i giorni per non arrenderci alle banalità che ci circondano o per non prestare più attenzione al fatto che, a queste banalità, già ci siamo arresi.
Pastello di Antonio Conte
La scena si apre con l’attore e regista Roberto Galano nudo in una vasca da bagno e io ho subito la sensazione di trovarmi davanti a un dio greco, un dio che ha capito di avere con gli esseri umani più cose in comune di quanto pensasse. Una luce rossa crea degli strani giochi di luce, ci sono ombre che pesano. Davanti ai nostri occhi si presenta un bronzo di Riace che sembra Marat, morto nella sua vasca da bagno, morto per quello in cui crede e per cui ha sacrificato la propria vita. Scopriamo che è nudo senza maschere e che proverà a indossarle per tutta la serata mentre ci racconta d’amore e della mancanza di esso, della paura di perderlo e della voglia sempre d’amore che non riusciamo mai a capire e scoprire, dei genitori e del rapporto con loro, della parte più difficile, dei rapporti con il mondo e di come proviamo a resistere anche alle verità scomode, parla della scrittura e dell’ispirazione. Parla di noi, parla di me, parla dei sorrisi e dei compromessi che facciamo tutti i giorni e parla di quei giorni in particolare quando le stronzate non bastano e il buco che ci portiamo dentro niente può riempirlo. Anche se proviamo con il rock’n’roll, qualche amichetta, il calcio e le soddisfazioni sul lavoro, tutto viene in superficie. Luci che si accendono come ricordi e lampioni che si accendono sui ricordi, come bolle d’aria le verità salgono a galla.
Pastello di Antonio Conte
Parla di resistenza, parla di me, o forse è solo la birra che parla per me. Ma per una sera soltanto per una sera facciamola parlare, togliamo la maschera oppure mettiamola e, a ruota libera, raccontiamoci tutto.
Antonio Conte