“Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” al Teatro delle Celebrazioni di Bologna
Scritto da Lina Wertmüller in collaborazione con Valerio Ruiz e risalente agli anni 70, “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”, andato in scena al Teatro delle Celebrazioni di Bologna il 21 e 22 dicembre scorsi, racconta l’intramontabile forza delle storie d’amore impossibili. Gennarino (interpretazione magistrale di Giuseppe Zeno) e Raffaella (nei panni della sensuale e avvolgente Euridice Axen) si sarebbero mai amati se non fossero capitati su un’isola deserta, soli e sperduti? Oppure già si amavano ma non lo ammettevano, lo hanno potuto scoprire solo spogliati dei loro ruoli, isolati da tutto e da tutti? Non possiamo staccare gli occhi dai protagonisti, riescono a trasmettere una tensione quasi palpabile, l’atmosfera è piena di un’attrazione che riconosciamo incontenibile, forse però è proprio quella forza magnetica che la rende anche momentanea, non durevole.
Dal 1974 ad oggi è cambiato tutto eppure non è cambiato niente. Due anime e due corpi che si incontrano: lei ricca, viziata, spocchiosa e noncurante, lui rude, un po’ maschilista e amareggiato dalla vita. Gli equilibri delle loro vite si ribaltano sull’isola, che e’ un po’ come “l’isola che non c’è”, un mondo immaginario dove i nostri protagonisti possono vivere una vita diversa, dove forse sono se stessi per un momento: mondi così diversi che entrano in contatto, un contatto selvaggio, conflittuale e poi sensuale, e infine tenero.
Facciamo tutti il tifo per loro, perché l’amore li salva nel momento del pericolo, li avvicina nonostante le diversità, permette l’incontro tra maschile e femminile. L’amore, la risposta a tutto, anche quando è solo un miraggio momentaneo.
Angelica Pizzolla