“Torniamo come ombre” di Paco Ignacio Taibo II
“Torniamo come ombre”, il nuovo romanzo dell’infaticabile Paco Ignacio Taibo II, viene edito dall’ottima La Nuova Frontiera nella Collana Liberamente. Tradotto da Silvia Sichel, si tratta del seguito de L’ombra dell’ombra, del quale ne recupera i protagonisti, che stavolta dovranno vedersela con un complotto nazista intenzionato a far entrare il Messico nell’Asse.
“Cosa fanno le Camicie brune nel cuore della foresta messicana? Chi gli ha ordinato di assalire le comunità indigene del Chiapas? Il ministro degli interni sa che la sua amante è una spia nazista? Perché i sommergibili del Terzo Reich si aggirano nelle acque del Mar dei Caraibi? Quali rapporti legano le sette esoteriche messicane a Hitler? Cosa c’entra il pennacchio di Montezuma con lo scettro di Carlo Magno, la lancia di Antiochia e una misteriosa piramide Maya?” Questo scenario particolarmente intricato riunisce, dopo vent’anni, i quattro amici già protagonisti de “L’ombra dell’ombra”. Questa volta però, oltre alla corruzione della classe politica messicana, dovranno vedersela con una macchinazione internazionale che mira a portare il Messico nell’orbita dell’Asse.
Fantathriller sui generis, Taibo gioca col genere, con le strutture narrative, con personaggi finti e realmente esistiti, così come con eventi che partono da realtà storiche per sfociare nella speculazione; in special modo, gli eventi presentati nella narrazione, che nella realtà si sono svolti in un arco ampio di anni, vengono condensati nel periodo che si svolge tra il 1941 e il 1942. E in questo arco Taibo inserisce nella storia lo scrittore scrittore Hemingway, coprendo così, attraverso la fiction, gli anni mancanti ai biografi dello scrittore americano. Ma Hemingway è solo un tassello di questa folla ricostruzione operata da Taibo: nel romanzo, infatti, si parla, e dunque si ricostruisce un passato che, pescando anche da fatti postumi, rafforza una sorta di realtà romanzesca. All’interno dell’intreccio, in una narrazione frammentaria (montaggio alternato, capitolo brevi e fulminanti nonostante un gran numero di eventi e dialoghi), non ci si perde; si corre il rischio, ma la celebre leggerezza dello scrittore messicano Paco Taibo ci dimostra ancora una volta come il realtà sia, nonostante tutto, materiale per il romanzesco.
Giovanni Canadè