Tornano Nicolas de Crécy e la vecchia Citroën Visa
Ritorna la vecchia Citroën Visa di Nicolas de Crécy, nel secondo volume di “Visa Transit” (2021, pp. 136, euro 27) pubblicato dalla Eris Edizioni, per rivivere ancora il lungo viaggio a vignette che l’autore in compagnia del cugino Guy hanno intrapreso durante l’estate dell’86, pochi mesi dopo il disastro nucleare di Chernobyl. Dopo aver attraversato l’Italia, la Iugoslavia e la Bulgaria, l’autore – in questo capitolo – giunge in Turchia, dove potrà sperimentare sensazioni ed emozioni piacevoli e frenetiche, avvolgenti e stritolanti: come inoltrarsi in una grande città sconosciuta e affollata, avendo la consapevolezza di poter scovare molti vicoli sporchi e bui, ma altrettante piazze serene e soleggiate.
Accompagnando i testi con colori caldi e pieni, affiancati da onomatopee e da linee aggrovigliate e dinamiche, Nicolas de Crécy riesce a trasmettere graficamente l’idea di “ricordo” e “passato”, agevolando così la fluidità dei suoi stessi ricordi e del racconto. Come nel primo volume, le citazioni in questa serie di fumetti non mancano mai, riproponendo la stessa atmosfera delle illustrazioni e fungendo da “specchio letterario” della grafica proposta dall’autore. Differentemente dal primo volume, invece, questo secondo contiene un capitolo biografico che coinvolge l’autore in un’avventura “secondaria” che si svolge in Bielorussia e si ambienta molti anni dopo il viaggio con la Citroën Visa e che permette di ampliare maggiormente la visione che l’autore concede di sé al lettore.
Nicolas de Crécy dunque non narra solamente ricordi di un vecchio viaggio ma tenta di far emergere il significato più astratto e poetico delle parole “viaggiare” e “viaggiatore”.
Annalisa Borgo