Torino: Fertili Terreni presenta la stagione teatrale 2020 – 2021
Dopo un’esperienza drammatica, viene la riscoperta del tempo. Intercettato prima dell’inizio della conferenza, Beppe Rosso esordisce così quando gli chiedo di commentare la ripartenza teatrale di Fertili Terreni, la mirabile esperienza torinese nella quale convergono tantissimi enti, compagnie, spazi, persone, professionisti, artisti e persino qualche mecenate. Ed effettivamente è un po’ questo il sentimento che aleggia sulla città come altrove: è vero, per mesi non abbiamo potuto fruire del teatro e questo impedimento ci ha inevitabilmente condannato ad un’atrofizzazione cerebrale che spaventa e atterrisce. Però, forse, non tutto è perduto: c’è del sincero entusiasmo tra le nostre molecole, c’è un fisiologico desiderio di ritrovarsi dopo la calamità. E pandemie e DPCM concedendo, i palchi stanno tornando a popolarsi, e si può dunque recuperare il tempo perso, e dedicarsi così a quel che ci è mancato; riprendere da dove avevamo interrotto con ancora più verve di prima per nutrire e rinvigorire l’anima come dopo una carestia.
Siamo nella chiesa sconsacrata nel Cimitero di San Pietro in Vincoli, un posto stupendo in Borgo Dora dove ieri, giovedì 17 settembre, si è tenuta la conferenza stampa per il lancio della nuova (mezza)stagione teatrale intitolata RE – PLAY, che vede coinvolte quattro compagnie – A.CT.I. Teatri Indipendenti, CUBO Teatro, Tedacà, Il Mulino di Amleto – dislocate (eccetto l’ultima) rispettivamente su tre spazi: il Cimitero di cui sopra, OFF TOPIC in via Pallavicino (Vanchiglia) e Bellarte di via Bellardi (in Parella). La direzione artistica è affidata, oltre che a Beppe Rosso, a Marco Lorenzi, Girolamo Lucania e Simone Schinocca. Per la realizzazione di questa stagione hanno collaborato la Compagnia di San Paolo, Piemonte Dal Vivo, Fondazione CRT, il municipio, le circoscrizioni, nonché tutt’una serie di sponsor privati.
Ma dicevamo. Replay: un titolo in inglese, che abbiam capito che sta sempre bene ovunque, dove ci si prodiga in occhiolini per quel che si deve ripetere: un nastro che riprende a girare dall’inizio, la ripartenza dopo la réclame. Un fanale rosso, in radio o in TV, ci avverte che il programma è ricominciato, che il palinsesto va avanti. Un nuovo inizio. Provare e riprovare, recitare e giocare. Sul sito di Fertili Terreni ve lo spiegano meglio.
E ora qualche dato tecnico.
È stata presentata solo metà della stagione, cioè gli spettacoli da ottobre fino a metà gennaio. Perché diciamocelo: non sappiamo bene come andranno le cose quest’anno, quindi la prudenza è d’obbligo. Ci si può abbonare, e fatelo perché conviene: gli spettacoli da tre anni a questa parte non ci hanno mai deluso, quindi tanto vale fare il pieno ad un prezzo vantaggioso. Le repliche, viste le misure legali da attuare per il contenimento epidemico, saranno moltissime per ogni spettacolo. Ergo non abbiamo scuse per eventuali assenze. Non sono previsti, grazie al cielo, spettacoli online: sarà tutto dal vivo. È possibile lasciare un biglietto sospeso per chi non se lo può permettere, come si fa col caffè a Napoli. Gli spettatori possono scegliere quanto pagare in base alle loro disponibilità economiche.
Infine, un link utile per spulciare tutto l’elenco degli spettacoli:
https://www.fertiliterreniteatro.com/
Davide Maria Azzarello