“The NIght Writer. Giornale notturno” al Teatro Stabile di Potenza
“Io sono un errore, perché voglio essere un errore”
Nell’ambito di “Città delle 100 scale Festival”, venerdì 27 settembre, al Teatro F. Stabile a Potenza, è andato in scena “The night writer. Giornale notturno”. La pièce raccoglie alcune pagine dei diari personali dell’artista visivo, regista e autore teatrale Jan Fabre, mettendo in risalto quanto di più intimo e provocatorio possa esserci in un’autobiografia.
Sul palco un attore strepitoso: Lino Musella. Una voce chiara e potente capace di interagire appieno con il pubblico, entusiasta di intonare canzoni e risolvere indovinelli. La scenografia è essenziale e magnetica.
L’artista comincia le sue letture togliendosi la giacca, sedendosi dietro una scrivania vetrata e circondato da pietre incastonate, come frammenti lunari sul sale. Quando comincia a fumare, comincia questo “diario umano” appassionato e appassionante. Alle spalle, frasi scomode e ostinate, video fluttuanti e una luce assolutamente perfetta. Un flusso di pensieri sull’arte, sulla vita, sulla famiglia, sull’amore, sul sesso: una sorta di confessione spregiudicata, ironica, vera, poetica, sconvolgente. La lettura su carta ci restituisce un’arte fuori dagli schemi, in cui brilla la straordinaria performance di Musella, che scandisce le parole di Fabre: Io sono sangue, L’angelo della morte, Drugs kept me alive, Io sono un errore.
È un diario poliedrico, che spezza la vita del giorno e la vita della notte. La prima è ricca di lavori, mostre, progetti, sensazioni. La seconda è molto più intensa, piena di creatività sconcertante. Domande e riflessioni che Jan Fabre pone allo spettatore e a stesso attraverso il corpo e la voce di un attore solo.
“Tu vivi sul filo del rasoio
Sei una candela che brucia da sotto e da sopra…”
Debora Colangelo
Foto di Salvatore Laurenzana