TERZO APPUNTAMENTO CON “CONTENUTI ZERO VARIETÀ” AL TEATRO LEONARDO DI MILANO
Sin dall’arrivo nella giovane atmosfera del Teatro Leonardo, nel cuore di Città Studi a Milano, si percepisce un certo fermento. Tanti sorrisi ed estrosi spettatori arrivano per assistere a uno spettacolo che si preannuncia davvero unico e molto divertente. Le persone del pubblico si conoscono quasi tutte, abbigliamento radical-chic e look da sballo per non passare inosservati. Sta per andare in scena un nuovo appuntamento di “Contenuti Zero – Varietà”. Il titolo è “I tre moschettieri”, un gioco di parole e numeri che serve ad accompagnare la terza serata in compagnia di attori giovani, brillanti e dotati di una comicità intelligente e sottile, da apparire surreale.
Uno spettacolo ideato, scritto e interpretato da Lorenzo Attanasio, Bruno Bassi, Valentina Cardinali, Andrea Delfino, Carlo Amleto Giammusso, Tano Mongelli, Giuseppe Scoditti e Giulia Vecchio. Le musiche, di altissimo livello, sono di Tano e l’Ora d’aria, per la regia di un talentuoso Pablo Solari. Scene a opera di Maddalena Oriani e i costumi di Barbara Petrecca.
Un contenitore che richiama l’idea del vecchio e sano varietà che, approfittando della recente edizione del Festival di Sanremo, ne riprende ambientazione e schema di base. Lo spettacolo inizia con uno scambio di persona che andrà a chiarirsi con il mostrare al pubblico il deretano. Da lì i presentatori, tutti che rispondono rigorosamente al nome di “Pippo Baudo”, di cui uno rimasto in mutande, presentano e ripresentano ospiti divertenti per il loro essere completamente paradossali. Tra i presentatori c’è anche Socrate che porta la sua filosofia tra bravi musicisti, abili comici apparentemente di basso rango e super-ospiti dal sapore irreale e divertente al grido di Allegoria…allegoria. Si tratta di un’ora e mezza passata in spensieratezza dove tutto può succedere. La vittoria dell’assurdo, che prende le sembianze di una realtà che poi non è tanto lontana. Trattati anche, in maniera leggera e col sorriso, temi di grande attualità per mostrare il lato comico di ciò che non funziona al giorno d’oggi. La sensazione è che si esca dal teatro con la voglia di vedere gli altri 4 appuntamenti in programma, uno ogni due settimane, per capire fin dove arriveranno i fantastici attori e gli eccelsi musicisti. Una nota particolare per il numero del mentalista. Leggero, divertente, sconclusionato con una classe di altri tempi!
Luigi Barbetta