“Terra contesa. Israele, Palestina e il peso della storia” di Lorenzo Kamel
“Terra contesa. Israele, Palestina e il peso della storia” di Lorenzo Kamel (Carocci Editore, pp.340, euro 29) la sua lettura è essenziale per chiunque voglia avvicinarsi alle vicende che hanno circondato la creazione dello Stato israeliano e hanno dato origine alla tragedia dei profughi palestinesi, e che fanno parte del nucleo centrale di questo eterno conflitto.
La creazione dello Stato di Israele sulle macerie della società palestinese ha dato origine a un crescente regime di apartheid. La popolazione palestinese sfuggita alla pulizia etnica e rimasta nelle proprie case e terre, rimanendo entro i confini del nascente stato israeliano del 1948-49, ha subito una palese discriminazione razziale. Con l’occupazione del resto del territorio palestinese nel 1967 (comprendente la Striscia di Gaza, la Cisgiordania e Gerusalemme est), la politica di divisione divenne ancora più evidente. Ciò che è accaduto nei secoli, ha senza dubbio trasformato il territorio, incidendo anche sulla demografica della sua popolazione – prevalentemente araba – agli inizi fino ad arrivare a una crescente popolazione ebraica. Come vediamo nel libro, attraverso una ricca bibliografia, il testo rappresenta un documento prezioso per chiunque voglia capire meglio i retroscena del conflitto mediorientale. Questa importante opera storica spazia, ad esempio, dalla Dichiarazione di Balfour al progetto sionista.
La chiarezza della narrazione degli eventi, dei personaggi e delle date consente al lettore non specialista di collocare facilmente le realtà esposte nel loro arco temporale. Una ricca bibliografia, una corposa sezione di “note” a fine libro e alcune foto storiche completano opportunamente questo libro necessario – senza equivalenti – per capire un “pezzo” di storia cruciale. Il nucleo principale dell’opera è costituito dagli eventi e dalle realtà politiche, sociali e culturali del XIX secolo, soprattutto negli ultimi tre decenni. È in quest’ultimo secolo la presenza turca, il mandato britannico, l’accordo Sykes-Picot, la dichiarazione Balfour, l’immigrazione ebraica, l’esclusione del territorio palestinese dal principio di autodeterminazione proclamato nei quattordici punti del presidente Woodrow Wilson; tutto ciò forma le realtà che determinano l’attuale situazione del conflitto arabo-ebraico.
Tutte queste sono le questioni che vengono poste all’attenzione del lettore e che, agli occhi del mondo, si riduce a essere una disputa religiosa. In realtà, come appunto vediamo, così non è. Gli interessi economici che esistono nella regione sono molto forti e purtroppo la Pace sembra davvero lontana.
Assunta Cecere