TARANTINO’S WHOREHOUSE workshop di Serra/Cardea | 2 e 3 dicembre 2017 – Torino (luogo segreto)
In occasione degli ottant’anni di Antonio Tarantino la compagnia Serra/Cardea propone un seminario di due giorni sui personaggi più rappresentativi del grande drammaturgo. Sviluppato in collaborazione con Play With Food – La scena del cibo, il lavoro si svilupperà negli spazi di un’abitazione privata che per 48 ore verrà trasformata in “casa chiusa”. Gli obiettivi principali sono legati alla particolarissima lingua che Tarantino usa e che i partecipanti al workshop impareranno a restituire in tutta la sua ricchezza e complessità trovando la misura adeguata tra forza interpretativa e controllo dell’architettura degli spazi e dei corpi. La scelta di lavorare in uno spazio di vita quotidiana nasce dalla ricerca che la regista Elena Serra porta avanti dal 2014 che ha il suo fulcro nello scardinamento delle posizioni classiche dello spazio teatrale e nell’obbligo per l’attore di attivare un processo di attenzione costante alla simultaneità degli eventi senza indulgere all’improvvisazione. Il workshop è primo step di avvicinamento alla nuova produzione del festival Play With Food – La scena del cibo che si svolgerà a marzo 2018, la co-direttrice artistica del festival e attrice Chiara Cardea parteciperà attivamente ai lavori.
sabato 2 e domenica 3 dicembre 2017, luogo segreto (Torino)
2 gruppi di lavoro, max 15 partecipanti per gruppo.
Gruppo A dalle ore 9 alle ore 15
Gruppo B dalle ore 16 alle ore 22
Costo 100 Euro
L’accesso al seminario è limitato ai soci di CuochiLab, l’Associazione che cura il festival Play With Food – La scena del cibo. Per chi non fosse in possesso della tessera è possibile farla il giorno stesso senza alcun costo aggiuntivo.
PER PARTECIPARE
Invio di lettera motivazionale e curriculum entro il 25 novembre 2017 a chiara@playwithfood.it
I testi verranno forniti in sede di lavoro, ai partecipanti è però richiesto di preparare un monologo e una canzone e di portare con sé costumi e trucchi ritenuti utili.
TEMA E MODALITÀ DI LAVORO
Il teatro di Antonio Tarantino propone uno spaccato di quotidianità grottesca e paradossale che digerisce in modo magistrale la tradizione della commedia all’italiana restituendoci personaggi così complessi e iconici da apparire perfettamente credibili. Il lavoro di cesello che Tarantino affronta dal punto di vista storico, politico e linguistico è un’occasione unica per l’attore di confrontarsi con una drammaturgia che affonda la sua radice nella lingua popolare, il dialetto, la trasforma e la innalza fino al sublime di un discorso filosofico e mistico.
“La ricerca che porto avanti dal 2014 trova il suo centro proprio nella volontà di coniugare la letteratura con alcuni aspetti della società contemporanea che la prossemica teatrale tende ad ignorare, in particolare mi riferisco alla simultaneità degli eventi e all’utilizzo di spazio e oggetti in un’ottica funzionale e non decorativa.
Se questi due aspetti possono apparire marginali a mio giudizio sono invece fondamentali per una riscrittura scenica credibile, ovvero per evitare di incorrere in una visione museale del teatro.” (Elena Serra)
In questo stesso solco si inserisce la mission del festival Play With Food – La scena del cibo che dal 2010 opera per portare artisti di respiro nazionale e internazionale in spazi privati facendo della convivialità e del rapporto autentico e intimo con gli spettatori strumento di riscoperta del linguaggio drammatico.
“I partecipanti al seminario verranno preventivamente divisi in due gruppi di lavoro e accolti in una casa privata, che resterà segreta fino al momento del loro ingresso e che si trasformerà in un vero e proprio spazio di vita comunitaria per due giorni.
Ricreeremo insieme l’ambiente di una “casa chiusa” popolata dai personaggi di Tarantino. Si tratterà dunque di imparare a modulare un testo definito e chiuso in un ambiente fluido e mutevole, a relazionarsi coi colleghi in costante attenzione, a reagire non solo al significato delle parole, ma anche e soprattutto agli oggetti, alle stanze e alle necessità quotidiane delle creature che recitiamo.
Grande attenzione verrà quindi concentrata sugli aspetti propriamente vocali, glottologici e sullo studio della composizione drammatica.” (Elena Serra e Chiara Cardea)
In alcune ore la casa si aprirà per accogliere un giovane studioso di critica teatrale, Matteo Tamborrino, che si presterà in qualità di spettatore a testimoniare il lavoro svolto e in fine di giornata a discutere col gruppo sul processo messo in atto. Saranno presenti, in momenti precisi definiti dalla regia, anche alcuni operatori teatrali che collaborano con Play With Food – La scena del cibo allo scopo di mantenere attivo il filo del discorso di ricerca in considerazione della nuova produzione del festival che andrà in scena a marzo 2018.
CURRICULA
La compagnia Serra/Cardea nasce nel 2016 dall’incontro fra la regista e attrice Elena Serra e l’attrice Chiara Cardea, dopo anni di lavoro artistico in comune e di progetti autonomi.
L’obiettivo è proporre progettualità altamente qualitative col fine di riconsiderare il pubblico come elemento drammatico in rapporto costante e effettivo con la parte creativa e non esclusivamente sotto il profilo economico. Attorno alla compagnia ruota un’equipe di professionisti dell’arte e della cultura, coinvolti a seconda dell’esigenze dei singoli progetti.
Elena Serra
Regista, attrice e danzatrice, inizia la sua formazione presso la Royal Academy of Dance. Dopo aver lavorato con la compagnia torinese di teatro d’arte Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa nel 2009 si avvicina al regista Valter Malosti di cui diventa assistente.
Dal 2010 collabora alla formazione degli attori della Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino Teatro Nazionale, occupandosi della selezione degli allievi e seguendo le loro produzioni e i relativi allestimenti.
Nel 2014 inizia la sua carriera registica che si sviluppa in seno al Teatro Stabile di Torino durante la stagione 2016/2017 con gli spettacoli Edith e La bella addormentata nel bosco. Nel marzo 2018 curerà la regia della nuova produzione firmata Play With Food e nel giugno 2018 debutterà Sogno di una notte di mezza estate progetto speciale del TST al Teatro Carignano di Torino.
Chiara Cardea
Attrice e cantante. Dal 2004 ad oggi ha lavorato in decine di spettacoli scritturata come interprete. È autrice di tre spettacoli e regista di due. Attualmente collabora – tra gli altri – con: Ass. CuochiLab (vince bando STT 2011 debuttando con Happy Meals al Festival delle Colline Torinesi, call Hangar Point 2017), MO.Lem (vince bando E45 Napoli Fringe Festival 2013 e bando Residenze Creative 2014), Teatro di Dioniso (La tour de la défense), Anticamera Teatro (Due Ritr’Atti Unici), Cardea/Mercuriati (progetto A Scatola Chiusa), La Fabbrica (Move Up 2015/16, progetto europeo della Regione Piemonte), Ivaldi|Mercuriati Progetto Zoran (M. L’enigma Caravaggio). A gennaio 2017 ha debuttato al Teatro Stabile di Torino con Edith, regia di Elena Serra. In autunno 2017 A Scatola Chiusa | Andante cantabile con slancio – da lei scritto, diretto e interpretato – è inserito nella programmazione Eliseo Off stagione 2017 del Teatro Eliseo di Roma. Lavora come formatrice teatrale dal 2005. Co-direttrice del festival Play with Food – La scena del cibo. Dal 2004 lavora in cinema, TV, video e radio.
LINK UTILI:
Antonio Tarantino: www.it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Tarantino_(drammaturgo)
Play with Food: www.playwithfood.it
Edith: www.facebook.com/Edith.GreyGardens
Elena Serra: www.teatrostabiletorino.it/?s=elena+serra // www.teatrodidioniso.it/staff
Chiara Cardea: www.linkedin.com/in/chiaracardea