Svevo Susa e il nuovo singolo “Luoghi Sacri” – L’intervista
Si chiama “Luoghi sacri” il nuovo singolo di Svevo Susa, uscito lo scorso 23 giugno per Rivoluzione Dischi/Pirames International. Il brano è un’anteprima di un concept EP, la cui pubblicazione è prevista per l’autunno 2020. Abbiamo fatto qualche domanda a Svevo per saperne di più.
“Luoghi Sacri” colpisce l’atmosfera sonora, che nelle strofe è cupa fino a sfiorare l’inquietudine, ma che nel ritornello poi si apre, trovo che sia emozionante. Già i tuoi precedenti singoli hanno una presenza di elettronica molto particolare, come hai trovato il “tuo” sound?
Ciao Roberta! Grazie 🙂 Il sound odierno non è frutto di una ricerca specifica. Credo, e ribadisco credo, sia il risultato caotico di ciò che più mi piace ascoltare, dall’EDM all’Opera Lirica. Non credo di aver mai avuto un progetto musicale così simile alla persona che sono oggi e ciò mi rende particolarmente felice. 🙂
In “Luoghi Sacri” canti “qui non c’è dolore, qui non c’è sapore di speranze amare”, dove si trovano questi luoghi sacri?
Sono gli spazi dove ogni singolo individuo riesce ad uscire da se stesso e dal rigore noioso della vita quotidiana. Sono quei luoghi dove ti puoi dimenticare di ieri e di domani. Non sono necessariamente spazi fisici: ognuno ha le proprie vie di fuga.
Qual è la genesi di “Luoghi Sacri”?
Ero ad un concerto a Portonaccio ed ho incontrato il viso più bello di Roma. Avevo il ritornello in testa nel giro di cinque minuti. “Estasi Siderale”, come in Final Fantasy IX.
Girerai un video della canzone?
Non credo.
In autunno è prevista l’uscita del tuo EP, puoi anticipare qualcosa sul concept? Verranno inclusi anche i tuoi precedenti singoli?
La sacralità dell’amore profano è il tema dell’EP. “Luoghi Sacri” rispecchia a pieno il carattere e la struttura ossea del progetto. Per ora abbiamo deciso di lasciare il passato nel passato e far sì che il nuovo progetto abbia solo tracce nuove.
In passato hai collaborato con il produttore Chris Hall pubblicando alcuni singoli con il nome d’arte Passiflora INC durante la tua permanenza a Londra, come è avvenuto l’incontro e la successiva collaborazione?
Chris lavorava come produttore per uno studio londinese di Soho. Ha prodotto alcuni singoli, in inglese: elettronica pura. In parte è grazie a lui se ho capito quali fossero le mie necessità stilistiche nella costruzione di un pezzo. Gli devo molto.
Il tuo avvicinamento alla musica come è avvenuto?
Non c’è un membro del mio nucleo familiare che non canti o che non suoni, ma nessuno ne ha mai voluto fare una professione. Mio padre mi ha comprato una chitarra acustica a undici anni e da lì ho cominciato a scribacchiare le prime cose. Il momento in cui mi sono reso conto di esser indissolubilmente legato alla musica risale a quel periodo. Eravamo in campagna e mia nonna fece esplodere Tchaikovsky in salone, “Il lago dei cigni”: non c’è più stata una cosa o una persona che mi ha fatto sentire in quel modo.
Roberta Usardi
https://www.instagram.com/svevosusa/