“Supereroi senza potere” il nuovo libro di Michele Ungolo
Scritto durante i lunghi mesi di quarantena, che hanno segnato il Paese costringendolo ad una chiusura forzata, “Supereroi senza potere” di Michele Ungolo, è un racconto che vede come protagonisti gli ospiti della “Casa Hostilianus” casa di riposo di Stigliano.
Come si legge nella prefazione della giornalista e scrittrice Isa Grassano:
“L’autore prende le mosse da ciò che conosce bene e che vive quotidianamente – tanto che compare qua e là tra le righe – per costruire una storia romanzata ai tempi della pandemia, della quarantena, al modo in cui tutti i personaggi sono interconnessi, ognuno col suo segreto, ognuno col suo punto debole e il suo punto di forza. Tutto in un alternarsi di giorni irrequieti e altri tranquilli, nonché di sonni infestati da incubi o progetti. L’autore riflette, con delicato umorismo, su uno dei temi più delicati della nostra esistenza, la vecchiaia. In poche parole, per cosa valga la pena vivere, arrivati a una certa età.”
La voce narrante è di Vincenzo Barbone, novantadue anni, attraverso lui, Michele mette insieme le vite di persone tra loro così diverse, ognuna con le proprie paure e modi di fare, che parte dalle esperienze di ciascuno per intrecciarle con il mondo fuori. Solitudini di paesini del Sud. Duelli tra lavoro e tempi lenti: i tempi dell’attesa che tra queste pareti si dilatano ancora di più.
Autore: Michele Ungolo
Titolo del libro: Supereroi senza poteri
Pubblicazione: finito di stampare luglio 2020
Editore: Yuocanprint
Genere: Narrativa – Romanzo di avventura
Personaggi principali: La voce narrante è di Vincenzo Barbone, novantadue anni.
Vincenzo Iosca, conosciuto semplicemente come Iosca, un folle pittore che ha trascorso la vita dietro una tela bianca con lo stesso pennello di cinquant’anni fa tra le dita.
Natalino Sabato, un uomo alto un metro e novanta, leggermente incurvato in avanti e magro da far paura. Ne ha vissute davvero tante, ha lavorato con l’ANAS per molti anni, la vecchiaia lo ha portato a essere un po’ troppo paranoico e rompi scatole.
Antonio Manfredi ottantaquattro anni, con l’idea fissa di una imminente guerra civile, parla sempre di apocalisse e si tiene a distanza da tutti al di fuori di sua moglie.
Spazio della narrazione: Casa di riposo “Hostilianus”, di Stigliano nel cuore della Basilicata
Tempo: 2020 in piena emergenza pandemica
Trama: “Tutti sappiamo di dover morire un giorno, eppure siamo alla continua ricerca di noi stessi, della felicità, dell’amore.”
I supereroi senza poteri sono coloro che non si arrendono mai, neanche difronte all’evidenza, un po’ come Vincenzo, Iosca, Antonio e Natalino, quattro uomini che hanno superato gli ottanta anni e che nonostante i diversi acciacchi decidono di affrontare un ultimo viaggio insieme.
Dopo aver scoperto di essere tutti e quattro positivi al covid-19, seppur asintomatici, mettono in atto un piano per evadere dalla casa di riposo “Hostilianus” che li ospita, un luogo situato a Stigliano, nel cuore della Basilicata.
Nonostante le numerose difficoltà e l’assenza di cibo per il sostentamento, riescono a raggiungere, a pochi chilometri di distanza, a bordo di un pullmino rubato, un posto paradisiaco vicino al fiume Sauro, dove trovano in una vecchia capanna il luogo ideale per trascorrere insieme il resto della loro vita.
Tutto apparentemente perfetto, se non fosse per due criminali sulle loro tracce, a caccia del mezzo rubato, e per il malcapitato Iosca, affetto da una grave patologia che porta i suoi compagni di viaggio a rivedere il piano e incamminarsi verso l’ospedale più vicino.
Non puoi sempre cambiare il mondo, ma puoi cambiare te stesso.
Note sull’autore:
Michele Ungolo nasce a Stigliano nel 1987.
È giornalista freelance, ha collaborato con il Quotidiano del Sud e Radio Vaticana. Nel 2009 ha pubblicato il suo primo romanzo Quello che non ti ho mai detto.
Nel 2016 esce nelle librerie la seconda opera L’uomo delle fiabe.
Oggi è responsabile presso la “Casa Hostilianus” casa di riposo del suo paese di origine.