Storie di pirati, di ribellione e di liberazione: “In Fondo”, il nuovo concept album di Marco “Ciuski” Barberis
NavenerA è il nuovissimo progetto di Marco “Ciuski” Barberis, musicista attivo sulla scena musicale italiana da oltre 30 anni; è stato batterista in band e progetti come: Ustmamò, Mau Mau, Cristina Donà, La Crus, Feel Good Productions e molti altri. All’inizio del 2023 nasce in Marco l’idea di raccogliere una decina di canzoni, scritte precedentemente, e dargli nuova vita. Nasce così il progetto NavenerA dove Marco, per la prima volta si mette in gioco come cantante e in questa veste pubblica “In Fondo”, il nuovo album. Le canzoni raccontano, senza mezzi termini, un mondo che spesso ci vede prigionieri di gabbie che noi stessi abbiamo costruito e che ci allontanano dalla nostra vera natura. Dieci tracce inedite nelle quali si mischiano rock, psichedelia, pop, industrial, progressive, punk, world music e elettronica.
Abbiamo incontrato Marco e abbiamo parlato del nuovo progetto e dell’album “In Fondo”.
Buongiorno Marco, vuoi raccontare ai nostri lettori chi sono i NavenerA
NavenerA è un progetto a cui ho deciso di dedicarmi quando ho compiuto 30 anni di carriera come batterista al servizio di svariati artisti e progetti. Avevo messo da parte alcune canzoni scritte senza chiedermi chi le avrebbe cantate, le ho messe insieme ad altre scritte appositamente per questo disco, e ho deciso di usare per la prima volta la mia voce per raccontare le mie storie.
Nel titolo dell’album, “In Fondo”, c’è un richiamo alla ricerca di sé stessi. Che tipo di viaggio interiore pensi che l’ascoltatore possa fare ascoltando queste tracce?
Io penso che una canzone e un testo abbiano la capacità di investire ogni singolo ascoltatore con emozioni diverse, che ognuno recepisca messaggi diversi e li interpreti in modo personale e intimo, soprattutto per quelle canzoni che in qualche modo scendono dentro l’animo umano. Sarei felice di sapere che qualcuno è stato spinto a cercare la versione migliore di sé, magari iniziando dalle proprie scelte quotidiane…
L’album include anche la partecipazione di musicisti come Fabio Pollono e Alec Dreiser. Come è stato lavorare insieme a loro nella fase di pre-produzione e registrazione? Cosa hanno portato alla musica di NavenerA?
Soprattutto il loro stile e la loro attitudine, e trattandosi di due musicisti molto diversi tra loro, hanno dato al disco un’apertura e una varietà di soluzioni che era proprio quello che io cercavo dopo aver completato la fase di scrittura.
La canzone “Wakan Tanka” sembra essere un omaggio a Madre Natura, ma anche una riflessione sulla sua sofferenza. Come nasce questo brano e quale messaggio vuoi trasmettere con esso?
Per me questa canzone vuole essere un inno, un canto di liberazione e di fiducia in un mondo migliore. Non a caso in questo brano ho chiesto alle Blu Supernova di collaborare; volevo far sentire forte la voce di Madre Terra, la Madre Universale, l’Eterno Femminino. E se faccio cenno alla sua sofferenza e alla violenza che ha subìto è proprio perché vorrei che il genere umano si rendesse conto finalmente della necessità di un ritorno alla nostra natura animale.
“In Fondo” è un album ma anche una graphic novel, come è nata questa idea?
L’idea è nata per usufruire di un mezzo espressivo in più, per avere un livello di narrazione che accompagnasse la musica. Ma tra fumetto e canzoni esiste un legame stretto, che sta nelle tematiche ricorrenti in entrambi i lavori, quelle che mi stanno a più cuore: la liberazione animale, l’antispecismo, la condanna di un sistema che ci vede tutti schiavi, la necessità di aprire le gabbie.
Infine, se dovessi descrivere “In Fondo” con tre parole, quali sceglieresti e perché?
1 – Intenso, perché l’energia che abbiamo messo nel suonarlo è stata enorme.
2 – Scomodo, perché suggerisce diversi spunti di introspezione e pone dubbi e domande.
3 – Composito, perché musicalmente spazia molto tra generi e atmosfere diversi.
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