Ogni storia è una storia d’amore – Il prof. D’Avenia “innamora” il Carcano di Milano
36 gomitoli di lana vermiglia delimitano il proscenio, 36 gomitoli come le 36 storie d’amore raccontate da Alessandro D’Avenia nel suo ultimo libro “Ogni storia è una storia d’amore”.
Per la seconda volta dal libro viene tratto uno spettacolo teatrale, una lezione sull’amore, che collega il passato al presente, l’infanzia all’età adulta. E da ricordi di infanzia si parte, da quando tutto è gioco e giocando si impara, cosa che però cambia subito quando si inizia ad andare a scuola, quando l’apprendimento è legato a schemi fissi, quando al muro, per imparare a leggere e a scrivere, per ogni lettera viene abbinata un’immagine e viene così tolta la creatività fissando invece i collegamenti verso determinate parole, chiudendo il flusso creativo. Ma crescendo, poi, si possono riaprire i canali della scorrevolezza e della creazione, crescendo si incontra la vita, la passione e naturalmente l’amore.
L’amore, quello vero, sta al centro di tutto, che non è solo bene ma anche il suo opposto, quello imperfetto che fa cadere, rialzare e riprovare e soprattutto vivere. Quando ci si innamora si scopre per la prima volta la morte, si insinua nella mente il dubbio. Ogni storia d’amore ha in sé una parte oscura e D’Avenia ce lo dimostra con il mito di Orfeo ed Euridice, dalle “Metamorfosi” di Ovidio, il filo conduttore di tutto il libro. Il mito fa da guida alle storie e come nel mito il serpente ha messo fine alla felicità di Orfeo ed Euridice, così in ogni storia d’amore c’è un serpente, una sfida, una parte buia. E D’Avenia ci narra con trasporto alcune di queste storie d’amore, come quelle di Tess, di Fanny, di Elisabeth, di Nadezda, Edith e Giulietta. Ma ce ne sono molte altre. Storie di passioni, ma anche di difficoltà, di dolore, di tenacia, di debolezze, tutte legate però al sentimento base dell’amore e fin dove con l’amore si può arrivare. “Ogni storia è una storia d’amore“, ha in sé l’incontro di due mondi imperfetti che sono attirati l’uno verso l’altro, che sono legati da un filo che a volte neanche si sente, ma esiste, solido e allo stesso tempo fragile e presente in ogni anima.
Quasi due ore di appassionante racconto e devozione all’amore, come fondamento di educazione e apprendimento di tutte le cose. Una lezione di umanità, che vale ad ogni età. Con D’Avenia anche alcuni alunni della scuola in cui insegna, il palcoscenico del Teatro Carcano di Milano si fa scuola di vita e di scambio, in un nuovo successo di comunicazione.
Roberta Usardi