“STORIA DI MATILDE”: DUECENTO PAGINE SENZA RESPIRO
Era un capitolo miracoloso e sensuale quello che in un pomeriggio di luglio afoso all’accademia inglese di Firenze avevo seguito in lingua originale, tra il sudore che imperlava la camicia di lino e la voglia di andare via, verso la frescura dell’Arno, poco lontano. Ma sono rimasto sino alla fine ad ascoltare l’ultima parola scandita senza alcuna punteggiatura che fermasse gli attimi o scandisse il tempo della meraviglia del monologo di Molly Bloom nell’Ulisse di Joyce. Ora forte di quell’esperienza, ho affrontato le oltre duecento pagine del volume di Giovanni Mariotti “Storia di Matilde” (Adelphi, 2018, pp. 228, euro 12).
È una lettura che prende perché il linguaggio è bello, lo scrivere spedito. C’è armonia e fascino nella parola che vola sulle pagine e che cattura, c’è una storia bellissima e struggente condita con altre storie minori che fanno da corona. È un bel libro, affascinante nell’incedere, elegante nella ricerca del lessico, faticoso nel costrutto anche se dietro ogni parola si sente una smisurata cultura e un mestiere sapiente. Si arriva all’ultima pagina con la tristezza di non poter andare oltre, con le pagine finite in maniera inesorabile, stretti e amareggiati con la voglia ancora di leggere per capire, per vivere, per soffrire e gioire con i protagonisti della storia. Eppure alla fine una domanda rimane, Perché?
Perché rilegare una storia così bella, uno scrivere così elegante, una così armonica risonanza della parola, in un costrutto senza pause e senza tregue, perché quell’incedere che toglie il respiro, perché manca l’oasi di un punto per potersi ristorare in una tregua felice. Non si possono ripercorrere le orme di Joyce, diverso è il contesto, diversa la storia, diverso il tempo. E allora perché non regalarci la possibilità di assaporare un respiro prima della meraviglia di un successivo paragrafo, perché non donare al lettore la misericordia di un attimo per gustare una storia, assaporare un’atmosfera?
Sarebbe stato magnifico.
Francesco De Masi