“STONED GENERATION” – LA COMPAGNIA “LES TRANSE MUTANTS” A TORINO
E se il mare evaporasse sotto i nostri occhi?
Un respiro alla volta, fino a dove non si tocca. Sillaba per sillaba, un corpo immerso nel mondo riceve una spinta che è desiderio, è intensità dal basso verso l’Altro, sguardi che si incontrano e ritmi che si uniscono. D’un fiato, tutto diventa colore, scambio di energia: a ciascun corpo è data voce, nelle sue note più solide come in quelle più sottili. Ma che cosa succede se l’entusiasmo diventa angoscia, se lo slancio viene inghiottito dall’ansia di non essere mai all’altezza?
“Stoned generation”, spettacolo ospite di Luci della Rivolta a San Pietro in Vincoli Zona Teatro dal 15 al 17 marzo, segna il ritorno sui palcoscenici italiani della compagnia Les Transe Mutants, in collaborazione con il Laboratorio Permanente Di Ricerca sull’Arte dell’Attore. Esplorazione di vertigini che sono al tempo stesso individuali e collettive, il lavoro creato da Elisa Spagone e Tristan Edelman attraversa le forme della danza e della parola (in)cantata. Ritmo, idea, realtà, paura, coscienza, energia nuova: qualcosa di interiore resiste ad ogni caduta, sgretola la rigidità imposta dal dovere sociale, soffia vita là dove l’essere è diventato arido. A rendere queste suggestioni dinamite ci sono Audrey Charras e Ocean Chabot (in scena con Elisa Spagone), e le musiche per le quali collaborano Anton Nachinkinn, lo stesso Tristan Edelman, Farid Liandouzi e Lamine Tamboura.
Uno spettacolo che immagina e spinge a immaginare, sussulta e guizza in molteplici direzioni, mette il proprio cuore a nudo perché, come potremmo dire parafrasando Baudelaire, ciò che viene creato dal desiderio è più vivo della materia.
Pier Paolo Chini