Stand Up for Your Rights, il concerto al Teatro Sociale di Pinerolo con Kinky Seven feat. Bunna, Carlo Pestelli, Orchestraperta e Google Marx
Ingresso gratuito / offerta libera a sostegno del collettivo di fabbrica GKN
Da due anni i dipendenti della GKN di Campi Bisenzio (Firenze) lottano per difendere il loro posto di lavoro. La fabbrica, che prima apparteneva al gruppo GKN, uno storico marchio della meccanica inglese, e produceva semiassi per il settore automobilistico, venne ceduta nel 2018, insieme a tutto il gruppo, al fondo finanziario Melrose. Dal luglio 2021 il nuovo proprietario ha deciso di chiudere lo stabilimento di Campi Bisenzio. Da allora i circa 400 lavoratori GKN hanno presidiato la fabbrica cercando di impedirne lo smaltimento. I lavoratori della GKN si sono distinti soprattutto per un livello di protagonismo e di autonomia sicuramente eccezionale. Con un impegno politico e umano notevolissimo i lavoratori sono riusciti a costruire attorno alla loro vicenda una rete molto ampia di sostegno e di solidarietà, anche a livello nazionale. Il piano di riconversione verte sulla produzione di pannelli fotovoltaici, di batterie a ridotto impatto ecologico, oltre che sul progetto di formare una comunità energetica locale. Questa idea poggia su due aspetti interessanti: da un lato, l’intenzione di realizzare una “rivoluzione industriosa”, basata sulle capacità progettuali e professionali dei lavoratori, dall’altro, l’idea di progettare una produzione rivolta alle esigenze del territorio.
A questo proposito si è deciso di organizzare, venerdì 13 ottobre, la proiezione, al Teatro del Lavoro di Pinerolo, del docu-film “E tu come stai?”, che racconta la lotta dei lavoratori della GKN di Firenze dal 9 luglio 2021, quando sono stati licenziati in tronco più di 400 operai ed operaie senza giusta causa, fino all’estate 2022, quando scesero in piazza insieme ai movimenti studenteschi ed ecologisti. Il documentario segue passo dopo passo tutte le assemblee sindacali, le riunioni e le manifestazioni di piazza, dando vita a un lavoro prezioso che ci permette di vedere una vicenda che abbiamo perlopiù seguito sui giornali, finalmente dall’interno.
Il giorno successivo, sabato 14 ottobre, al Teatro Sociale di Pinerolo, invece, ci sarà il concerto “Stand up for your rights” a sostegno del collettivo di fabbrica GKN. Il nome della serata si ispira ad un brano di Marley che esorta le persone a combattere per i propri diritti.
Alle 21.00 si comincia con L’Ensemble orchestrale Orchestraperta, nata dall’esperienza pluriennale in ambito musicale del Circolo Artistico FA+, cuore di una comunità di musicisti pronti a condividere il proprio lessico musicale in una miscellanea di stili che rappresenta ogni componente di questa simpatica compagnia, diretta dal polistrumentista Dario Paone, che ospita da sempre dei grandi musicisti che impreziosiscono la loro performance.
Si prosegue con Carlo Pestelli, cantautore piemontese, vive e lavora a Torino dove si occupa di musica e linguistica. Ha all’attivo diversi dischi, numerosi concerti in Italia e all’estero e alcune produzioni teatrali. Al Teatro Sociale presenta un repertorio di brani legati alla condizione operaia e al lavoro oltre ad una selezione di canzoni tratte dal suo album Aperto per ferie. Arrivano poi Google Marx che con sassofono, campionatore, giradischi, flauto, voci mettono in scena un hip hop improvvisato. Chiudono la serata The Kinky Seven che nascono nel 2016 a Pinerolo, piccola cittadina storicamente impregnata di cultura reggae, essendo stata dall’ormai lontano 1981 (anno della morte di Marley) la culla degli Africa Unite, la più importante e longeva band reggae italiana. La band nasce dall’unione di musicisti provenienti da diverse realtà, alcune di respiro nazionale (Africa Unite, Meg, Niccolò Fabi, Levante).
L’elemento che da subito fa da collante a questo insieme di musicisti, e ne innesca l’alchimia, è sicuramente un amore profondo e condiviso da tutti i membri per la musica di Bob Marley & The Wailers, reinterpretata con fedeltà e con un occhio di riguardo anche a quella miniera d’oro che è il repertorio meno conosciuto del re del reggae. Una serata/tributo dedicata a Marley, artista che è stato senza dubbio fra i più grandi songwriters del secolo scorso, un autore e liricista capace di spaziare dalla musica prettamente da ballo, al roots reggae di orgogliosa militanza politica e sociale, dal reggae intriso di visionarietà mistica e di consciousness rastafariana ad alcune fra le più belle love songs mai scritte.
Al Teatro Sociale la band propone una formula e una formazione a tre, in acustico, la più essenziale possibile, che restituisce una visione da microscopio della scrittura e della formula del groove del reggae. Sul palco ci saranno quindi Emiliano Griso, Marco Benz Gentile e Marco Pakko Catania.
Loro ospite d’onore sul palco sarà Bunna, la più bella ed autorevole voce del reggae made in Italy.