“Piccola lei” è un albo illustrato da Sophie Caironi (Kite edizioni, 2024, pp. 52, euro 16,50).

La storia vede come protagonista una ragazza, di indistinte caratteristiche, di nome “piccola lei” che, dopo averlo aspettato per tanto tempo, un giorno decide di andare alla ricerca del suo sogno. Attraversando posti diversi come montagne, boschi, sentieri e addirittura trasportata dal vento, la protagonista ha modo di vedere una quantità di posti nuovi e sconosciuti, senza mai perdere di vista l’obiettivo che la guida. Alla fine della ricerca, senza successo, sembra che Piccola lei si sia arresa a trovare questo suo sogno ma, nonostante ciò, non si abbatte, perché riconosce che è stata proprio quella curiosità a guidarla attraverso nuovi mondi e fatto fare nuove esperienze. È proprio alla fine del suo viaggio che Piccola lei ha modo di incontrare ciò che stava cercando (che prende la forma di un animaletto domestico), e insieme viaggeranno alla scoperta di altre avventure e posti sconosciuti, per cercare di realizzare il sogno che è appena stato scoperto.

La storia illustra, attraverso l’utilizzo di immagini leggere realizzate a matita, caratterizzate dal contrasto dell’azzurro e del magenta, una grande lezione, nonché il flusso della vita stessa. Solitamente si pensa che lo scorrere della vita sia dedito alla realizzazione di un obiettivo innato ma, in realtà, la vita comprende anche la ricerca di quest’ultimo. Ciascuno è, a un certo punto del suo percorso, una Piccola lei alla ricerca di un sogno da cui partire e, anche se non è sempre detto che lo si trovi, il tentativo stesso ci permette di provare strade differenti che lasciano intraprendere un percorso che, se rivisto a posteriori, è comunque una grande avventura.

Una lettura molto chiara e lineare all’apparenza, proprio come il suo stile illustrativo, ma che nasconde in sé un’enorme lezione di vita, da poter impartire a un pubblico giovane estremamente vasto, ispirando quest’ultimo a viaggiare alla ricerca del proprio sogno e, con un po’ di fortuna, a conseguirlo.

Francesca Pisani