Slow Food presenta la guida “Slow Wine 2021. Storie di vita, vigne e vini in Italia”
Le Cantine italiane del 2021
Sono 1939 le cantine recensite in questa godibilissima guida 2021 sui vini italiani edita da Slow Food, nella collana Guide Slow, “Slow Wine 2021. Storie di vita, vigne e vini in Italia” (pp. 1118, euro 24), stampata su carta CRUSH, “la nuova gamma ecologica di Favini, realizzata con sottoprodotti di lavorazioni agro-industriali”. E questa è davvero una edizione eccezionale, perché – come ben sappiamo – è il prodotto di un anno particolare, che non ha permesso la rituale visita di degustazione nelle cantine vinicole, rito ripetutosi da 11 anni a questa parte che aveva come principale prerogativa quel contatto che ci è stato e ci è tuttora negato dalla pandemia. E allora anche per i vini è arrivato il momento di chiedere aiuto alla tecnologia, di innovarsi, per non recidere la tradizione: sotto la scheda esplicativa di ogni cantina di questo volume è presente un QR Code che riporta ai 940 video-colloqui con i produttori che, chiusi nelle proprie case, raccontano la storia della propria azienda, della conduzione del vigneto e dello stile enologico.
Tante vite e tante voci per un unico sogno: il vino
Ed è così che tante voci diverse e distanti riescono a creare un unicum, una narrazione collettiva, dove il protagonista è sempre e solo uno, il vino. È comunque anche questo un viaggio sui generis, che si adatta perfettamente alla obbligata “moda” del momento, ma che come possiamo ben immaginare perde un po’ l’essenza del vivere a pieno un’esperienza. E da qui la scelta dei curatori del volume Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni di non introdurre tra i simboli esplicativi del lavoro della Cantina la Chiocciola, il premio iconico “assegnato a una cantina per il modo in cui interpreta valori (organolettici, territoriali e ambientali) in sintonia con la filosofia di Slow Food”, che accompagnava i simboli della Bottiglia, assegnato alle cantine con ottima qualità per tutte le bottiglie presentate alla degustazione, e della Moneta, che ne identifica invece un buon rapporto qualità-prezzo. Interessante è anche il simbolo Top Wine per il Vino, che va a designare i vini che durante la degustazione hanno raggiunto l’eccellenza sotto il profilo organolettico. Ad anticipare la presentazione delle Cantine troviamo un glossario utilissimo per la comprensione dei termini tecnici utilizzati all’interno della guida o dei video-colloqui.
Il viaggio virtuale in una delle 1939 cantine
Infine, ritenetevi pronti a cominciare questo inebriante giro virtuale all’interno delle vigne del nostro Bel Paese. E dato che da questo punto di vista sono un po’ campanilista, tra tutte le cantine ne scelgo una e cerco subito pagina 979, dove trovo le Cantine del Notaio di Rionero in Vulture, in provincia di Potenza: 40 vigne dislocate in cinque diversi comuni di Barile, Ginestra, Maschito, Rionero e Ripacandida. E nella mia cantina del cuore trovo sia il simbolo della Bottiglia, sia il Top Wine che è l’Aglianico del Vulture Superiore La Firma 2015. Il video colloquio è con Gerardo Giuratrabocchetti che ci racconta sia la nascita dei viticoli, sotto le influenze delle comunità albanesi che hanno contribuito attivamente allo sviluppo di questa viticoltura e di questi “vini nati in terre vulcaniche”, sia il legame con queste terre che suo nonno gli lasciò in eredità e per cui all’età di 40 anni decise, senza ripensamenti, di cambiare la sua vita e, siamo d’accordo anche noi, non avrebbe potuto fare scelta più giusta. E, grazie a “Slow Wine”, oggi sono ritornata un po’ a casa. Fatelo anche voi con questa meraviglioso volume, alla ricerca dei vini che più amate e che fanno parte della vostra vita.
Marianna Zito