“Slots” – La creatura di Dan Panosian
Stanley Dance torna a Las Vegas, dopo essere stato allontanato anni prima dal suo migliore amico Les; perché loro non è che siano proprio tipi a posto e, nell’eventualità di un tradimento o di una truffa, Stan non è che si è fatto e si faccia ancora adesso così tanti problemi. Ex pugile, arrivato a cinquanta e più anni crede sia arrivato il momento di fare i resoconti con la sua coscienza, di cercare una redenzione e di cominciare a rispettare chi gli è vicino, facendo addirittura a se stesso una promessa.
“Chi l’avrebbe mai detto che la prima promessa che avrei mantenuto… sarebbe stata l’ultima?”
Las Vegas, dove i sogni o si avverano o ti distruggono: la bella vita, i vizi e i casinò. E poi c’è la sua cara Betsy che ha bisogno del suo aiuto. È lei a gestire Piggy Bank, dove la star principale del burlesque è proprio sua figlia Mercy che Les sta cercando in tutti i modi di corrompere per portarla al Royal, il suo casinò e far chiudere per sempre quello di Betsy. E qui entra in gioco Stan, che dovrà far di tutto per sistemare la situazione oltre a salvarsi la pelle, magari indossando di nuovo i guantoni da boxe. Ma ad aspettarlo, questa volta, ci sarà anche suo figlio Lucy…
“Slots” (saldaPress, 2018, pp. 144, euro 24,90) è un volume cartonato unico di 17 capitoli della Collana Skybound, firmato dalla matita del grande fumettista americano, Dan Panosian, con dedica al padre, ex pugile, come Stanley. I suoi personaggi hanno linee anatomiche decise e dinamiche, mentre i colori sono forti, intrisi di vita e sregolatezza, di dolore e del sorriso di Sten: quel ghigno beffardo che dà per l’ennesima volta uno smacco alla vita.
Marianna Zito