“SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE” NELLA VERSIONE DI MICHELE SINISI AL TEATRO FONTANA DI MILANO
Al Teatro Fontana di Milano, dal 12 al 24 marzo torna Michele Sinisi, dopo i successi de “I Promessi Sposi” e “Miseria e Nobiltà”, con un classico della letteratura “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello, in una nuova drammaturgia scritta a quattro mani con Francesco M. Asselta.
Gli attori sono già in scena al momento dell’entrata del pubblico, come in una prova aperta, il palco ospita solo qualche sedia, una gigante scarpa All Star da un lato e in un angolo una scrivania con un computer che, collegato a un proiettore, mostra sul fondale in tempo reale l’attività di chi lavora, da video su youtube a ricerche su Google, che per tutta la durata dello spettacolo accompagnerà ciò che succede sul palco. Le luci non si spengono, lo spettacolo inizia, preceduto dal messaggio registrato che intima a spegnere i telefoni cellulari.
Il pubblico è parte integrante di una prova teatrale, dove c’è chi arriva, chi è già arrivato, chi dirige e chi recita, chi è seduto in scena e chi in platea. Si tratta di prove del giorno d’oggi con linguaggio moderno, a tratti colorito, con incomprensioni, diverbi, ritardi, fino all’arrivo di sei “persone” che si definiscono “personaggi”, entrati per caso in sala senza permesso e in cerca di un autore. I nuovi arrivati sono capitanati dal Padre (Ciro Masella) che è l’unico tra loro a usare le parole di Pirandello nell’esprimersi e nel chiedere il permesso di poter mettere in scena la storia che porta.
L’opera pirandelliana in questa trasposizione nel mondo attuale appare bizzarra e spiazzante e tutt’altro che tragica (da segnalare la Madre interpretata da Marisa Grimaldo), nonostante il dolore e la rabbia della Figliastra (una bravissima Stefania Medri), costretta a prostituirsi da Madama Pace. Ed è proprio la scena in cui la Figliastra scopre a casa della sua protettrice che il suo prossimo cliente è il Padre che arriva la sorpresa. Per ogni replica dello spettacolo, al momento di questa scena arriva un ospite esterno, sempre diverso, che funge da modello da imitare per i personaggi, la cui attenzione è altissima, dal momento che si tratta di un’improvvisazione. Nella serata di sabato 16 marzo l’ospite era il cast di “Supermarket. A modern musical tragedy”, andato in scena a gennaio al Fontana con grande successo e capitanato da Gipo Gurrado, che arriva dalla platea insieme a due degli attori del cast, cantando una canzone con la chitarra. E ai personaggi in scena spetta l’arduo compito di riprodurre esattamente ciò che gli ospiti faranno. Momento davvero divertente ed esilarante che termina con il buio in sala la chiusura del sipario per fare spazio a Madama Pace (una ruggente Adele Tirante) che canta in spagnolo la sua attività sfoggiando uno sgargiante costume. Il finale, che non svelo, è inaspettato e pone l’accento sulla contemporaneità spietata che si collega a quanto si apprende fin troppo spesso dai telegiornali.
Michele Sinisi, che oltre ad aver firmato la drammaturgia è anche attore e regista dello spettacolo, ha attuato una scelta coraggiosa e lodevole, anche se non immediata. Lodevole tutto il cast, che oltre a Sinisi comprende: Stefano Braschi, Marco Cacciola, Gianni D’Addario, Giulia Eugeni, Marisa Grimaldo, Ciro Masella, Stefania Medri, Giuditta Mingucci, Donato Paternoster, Adele Tirante. Le scene di Federico Biancalani sono notevoli nella loro semplicità.
Gli ospiti accolti nelle repliche dello spettacolo sono, in ordine sparso: Walter Leonardi, Alberto Astorri, Ferdinando Bruni, Contenuti Zero Varietà, Frigo Produzioni, Rosario Lisma, Nina’s Drag Queens, Valeria Perdonò, Paola Tintinelli, Phoebe Zeitgeist, Servomuto Teatro, il Cast di “Supermarket. A modern musical tragedy”.
Da non perdere e anche da rivedere.
Roberta Usardi