SEBASTIAO SALGADO al Palazzo delle Arti di Napoli
Una mostra fotografica? E, invece, no! “Sebastiao Salgado. Genesi” – fino al 28 gennaio al Palazzo delle Arti di Napoli (PAN) – non è una semplice mostra fotografica. È un giro completo intorno al mondo, nei suoi angoli ancora incontaminati dalle modernità dei nostri tempi, alla scoperta di come animali e uomini riescano a sopravvivere nei contesti più difficili.
La mostra è suddivisa in cinque sezioni, corrispondenti alle diverse aree geografiche in cui Salgado ha realizzato i suoi scatti: Pianeta Sud, Santuari, Terre del Nord, Africa e – infine – Amazzonia e Pantanal. Con le sue fotografie – volutamente in bianco e nero – il fotografo brasiliano ci fa compiere un vero proprio viaggio, dai ghiacciai dell’Antartide, ai deserti dell’Africa, dalle sontuose montagne dell’America alle sconfinate foreste dell’Amazzonia.
Nel biglietto sono comprese le audio guide che accompagnano il percorso con interessanti citazioni del fotografo stesso e le impressioni lungo il meraviglioso viaggio che stava compiendo. Peccato un piccolo disguido per cui la narrazione non è sincronizzata con il percorso delle fotografie (in tutte le sezioni le spiegazioni iniziano con le fotografie finali per poi tornare alle prime).
Ad ogni modo, la mostra non offre solo la possibilità di riuscire quasi a viaggiare – nel vero senso della parola – ad ammirare paesaggi unici, ad osservare le razze animali nei loro habitat naturali e soprattutto a sorprendersi scoprendo che esistono ancora tribù che riescono a vivere adattandosi alle regole della natura, molto spesso rigide, e mantenendo usanze millenarie; Salgado riesce a fare molto di più, che è poi il suo obiettivo principale: attraverso la sua professione di fotografo con “Genesis” fa capire che abbiamo il dovere di “praticare atti” di rispetto verso la natura e l’ambiente in cui viviamo, abbiamo il dovere di salvaguardare e proteggere il mondo per evitare che continui a rovinarsi, più di quanto non lo sia già.
Paola Digregorio