“Screaming Dora” – La verità di Laura Scaramozzino
“Quello che forse non avrebbero mai ammesso, ma che agli occhi di Dora appariva ormai una certezza, era che tutti, alla fine, si stancassero. Di essere felici, forse, o semplicemente di vivere”.
Dora è la giovane protagonista di questo libro, una ragazza avvinghiata alle certezze di una società futura che non conosce affatto emozioni, dolori e una delle paure più grandi della vita contemporanea: l’invecchiamento. L’Apathoxina ha distrutto qualsiasi impronta di sofferenza e il puntophone, un meccanismo biotecnologico inserito nel polso, è capace di far evitare agli esseri umani qualunque situazione sfavorevole e controllare l’operato dei robot. La morte viene addirittura controllata attraverso il “Programma di Accompagnamento Meditativo” e arriva, in ogni caso, dopo i cento anni. Tutto è sotto controllo: nessuna lite, nessun innamoramento, nessun tradimento. Tutto è piatto in questa dimensione futura che non ha decisivi sbocchi sensoriali, fino a quando Dora ha un incubo che la scuote pesantemente. Cosa la turba in questo mondo all’apparenza perfetto?
Una crepa, un pensiero martellante che le attraversa il cervello come una scossa elettrica: sono tanti gli interrogativi che la ossessionano nei confronti della madre morta. E, cosa ancora più sorprendente, scopre un’improvvisa immunità nei confronti dell’Apathoxina che la condurrà a conoscere sensazioni quali il freddo e la sofferenza. Nella mente di Dora comincia ad affiorare qualcosa: le fil rouge di questo romanzo di Fantascienza distopica è l’arte. Dora ricorda, infatti, di aver sognato un misterioso quadro del passato. Esiste un collegamento tra la morte della madre e l’opera? Grazie all’aiuto del suo compagno di classe Gabriele, sbroglierà una lunga matassa piena di verità nascoste.
“Screaming Dora”, (Watson Edizioni 2019, Collana Andromeda, pp. 147, euro 16) di Laura Scaramozzino, è un romanzo che stimola la mente del lettore. Vivere in un mondo vuoto di sensazioni è vivere all’interno di un altro tipo di fragilità umana: dove lo sbaglio non esiste, non esiste neanche l’apprendimento e l’imprevedibilità della vita. I personaggi e le ambientazioni sono delineati perfettamente e il libro cattura il lettore come riesce a farlo un bel quadro.
Debora Colangelo