“SCHIANTO” AL TEATRO LITTA DI MILANO
Al Teatro Litta arriva il debutto milanese di “Schianto”, nuova produzione della Compagnia Oyes, in scena fino al 24 febbraio. La regia è di Stefano Cordella, sul palco Francesca Gemma, Dario Merlini, Umberto Terruso e Fabio Zulli danno vita a quest’opera frutto di una drammaturgia collettiva.
Tutto ha inizio con un viaggio in macchina: un uomo distinto e silenzioso si trova in balìa di un tassista chiacchierone. Il passeggero prega l’autista di concentrarsi sulla strada, di fare attenzione ma l’altro è troppo preso dal racconto della sua vita personale: ha appena saputo che la sua compagna aspetta un bambino e lui diventerà padre.
Scorrono fiumi di parole, fino allo SCHIANTO.
Quello che avviene a questo punto non è il classico incidente stradale, ma il punto di partenza di un viaggio surreale. Quattro personaggi, ovvero il tassista, l’uomo distinto, una cantante e Robin, l'(ex) aiutante di Batman, portano in scena altrettante vicende personali. In ciascuno di loro è possibile intravedere una diversa attitudine alla vita, un modo di essere umano. I dialoghi e i monologhi svelano gli strati più profondi dell’umanità, spesso nascosti sotto la polvere della routine quotidiana.
“Se siete qui, è perché desiderate qualcosa che non avete”.
È solo in questo mondo surreale che i personaggi riescono a esprimere la noia, la paura, la voglia di emergere, rivelandosi agli altri per come sono veramente. Ma dopo aver visto ciascuno toccare il fondo, la scena ci riporta bruscamente alla realtà: siamo di nuovo nel taxi, ma adesso è il mondo reale, laddove l’autista e il passeggero si scambiano parole formali come è normale che accada tra due sconosciuti, anche quando sotto ribolle la vita.
Giulia Acconcia
Foto di Luca Meola