SAREMO BELLISSIMI E GIOVANISSIMI SEMPRE di Marco Chenevier al Teatro Vascello di Roma
Parte del pensiero di Johannes Eckhart, il Meister più noto del XIV secolo, viene analizzata e portata in scena da Marco Chenevier, ballerino e coreografo, al Teatro Vascello dal 26 al 28 maggio in “Saremo bellissimi e giovanissimi sempre. La scelta – Beati pauperes spiritu/Eckhart Project”, spettacolo di teatrodanza prodotto da TIDA – Theatre Danse con il sostegno del MIBACT – Ministero dei beni e delle attivita culturali e dell’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione Valle d’Aosta.
In scena solo una piccola scrivania con una sedia in legno. A riempire ed animare lo spazio, il corpo del performer che, sin dalle prime battute, trasporta il pubblico nella mente e nel percorso di vita religiosa del filosofo e teologo tedesco.
Nato come uno spettacolo su commissione, Chenevier, una volta accettato l’incarico, si rende conto della difficoltà di tradurre in coreografia la mistica del Meister. Secondo il pensiero del domenicano, il percorso d’unione a Dio dovrebbe seguire alcuni passi fondamentali volti al raggiungimento di una solitudine interiore che, lungi dall’essere privazione totale del mondo esterno, rappresenta conoscenza profonda di se stessi e liberazione dall’egoismo. Distaccandosi dalla memoria, dalla volontà, dai sensi e dal giudizio, l’uomo arriverebbe a rinunciare a tutto ciò che è opera dell’individualità per ritornare all’Uno.
Iniziando con un atteggiamento intellettuale e analitico, il coreografo riprende i fondamenti del pensiero di Eckhart tentando varie volte di tradurne, almeno una sua parte, in movimento. Tuttavia, il linguaggio della danza sembra fallire continuamente e, nell’autocensura dei diversi tentativi, la riflessione sul significato delle parole del filosofo si perde nella vana ricerca di un’idea drammaturgica completa e contemporanea.
Delusioni e contraddizioni vengono così condivise con il pubblico in modo ironico e dissacrante.
Sulle note di Philip Glass, J.S.Bach e Laurie Anderson, la vita del mistico ed i suoi insegnamenti sulla distruzione dell’egoità, si intersecano in una riflessione sul ruolo dell’arte nella società attuale, sempre più incentrata su modelli esteriori ed effimeri e sul suo rapporto con ogni forma di potere, tra cui quello economico.
Eleonora De Caroli