Sarcasmo e ironia approda al teatro Kismet di Bari con le vulcaniche Nina’s Drag Queens
Cosa accade se mettiamo insieme piume, boa, parrucche, volants e tessuti in broccato? Il prodotto è uno spettacolo che sa fondere artefatto e realtà, classicità e innovazione creando uno spettacolo capace di combinare satira sociale, musica, coreografie e un’estetica irriverente.
“Dragpennyopera”, portato in scena al Teatro Kismet di Bari l’11 e il 12 gennaio 2025, è una rivisitazione audace e moderna dell’opera satirica “The Beggar’s Opera” di John Gay del 1728. L’opera originale nasceva come una parodia delle pompose opere liriche del XVIII secolo, affrontando temi come il crimine, la corruzione e l’ipocrisia sociale con una vena ironica e un approccio “povero” ma ricco di spunti critici. Le Nina’s Drag Queens, partendo da questa solida base, hanno trasformato questa parodia in un’esperienza contemporanea e travolgente, in cui la drag art diventa il mezzo per raccontare un mondo di maschere, inganni, rimpianti e ribaltamenti di potere.
Sul palcoscenico del Kismet, il lavoro corale degli artisti Alessio Calciolari, Gianluca Di Lauro, Stefano Orlandi, Lorenzo Piccolo e Ulisse Romanò guidati dalla magistrale regia di Sax Nicosia offre una performance poliedrica e dinamica. Le coreografie curate da Alessio Calciolari e la drammaturgia firmata da Lorenzo Piccolo arricchiscono lo spettacolo di momenti visivi ed emotivi memorabili. Il tutto è impreziosito dai costumi scenografici ideati da Gianluca Falaschi e dalle musiche originali di Diego Mingolla, che intrecciano sonorità classiche e moderne, creando un’atmosfera musicale che trascina il pubblico in sala in un viaggio tanto ironico quanto malinconico.
Il tema del potere e della sua natura corruttibile attraversa tutta la narrazione, presentato attraverso una lente comica e ma mai banale. Il risultato è uno spettacolo che non si limita a intrattenere, ma invita a riflettere su questioni di attualità di forte interesse e con grande audacia. L’universo vivace e trasgressivo dello spettacolo ha fatto da cornice alla voglia di sconfinare nella satira sociale, nell’estetica tipica drag e della teatralità classica. Lo spettacolo “Dragpennyopera” risulta quindi essere un evento teatrale memorabile, capace di parlare a un pubblico eterogeneo e di lasciare un’impronta significativa poiché sa affrontare temi di natura sociale e culturale toccandoli trasversalmente senza mai sembrare stucchevole o poco interesse.
“Dragpennyopera” non è solo uno spettacolo, va oltre questa definizione, poiché è un’esperienza, un viaggio che celebra sia la libertà d’espressione che l’arte come strumento di trasformazione sociale. Un’opera imperdibile per chi cerca nel teatro qualcosa che vada oltre l’intrattenimento, ma anche uno stimolo intellettuale, emotivo e socialmente impegnato.
Lucia Amoruso
Fotografia di Valentina Bianchi