Sacco & Vanzetti – L’illusione del sogno americano al Teatro Trastevere
“Una volta erano gli altri ad avere paura di noi”.
È quella di Ferdinando Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti – due immigrati in cerca di speranza nella “terra delle opportunità” nei primi del ‘900 – la storia che ci racconta Raffaele Balzano al Teatro Trastevere nel testo che ha scritto e di cui è l’unico protagonista sulla scena, una scena che percorre ripetutamente. Si avvicina a noi, poi si allontana nuovamente. Si ferma e suona, suona la chitarra e canta.
Nessuno dei due – tra Nick e Bart – aveva un bisogno reale di fuggire dall’Italia, ma il caso li ha portati lontano. Entrambi anarchici in una nazione dove qualsiasi forma di estremismo era ripudiata. Ci girano ripetutamente intorno per tutta la durata dello spettacolo. Li vediamo, ne udiamo le voci, ne sentiamo la paura. È la paura di chi non è a casa di chi oltre a straniero si sente, infine, anche estraneo, uno di troppo. Furono accusati di un crimine che non commisero e anche di fronte a prove che li avrebbero scagionati, il sistema americano proseguì con il processo fino a definitiva condanna. Era chiaro in tutto il mondo che si trattava solo di una condanna politica, di un segnale da parte degli Stati Uniti che chiunque avesse provato a schierarsi contro il sistema, soprattutto se immigrato, l’avrebbe pagata cara. E così fu.
Un tema quello dell’immigrazione che ai giorni nostri conosciamo perfettamente, sebbene da una prospettiva diversa e Balzano ci racconta anche questo. attraverso la vicenda dell’italiano Giovanni Visentini e l’ecuadoriano Gustavo Alberto Montenero. E qui entra in gioco il pregiudizio che macchia a getto d’inchiostro senza controllo, lasciando inevitabilmente segni indelebili.
La regia Balzano – Becchimanzi porta in scena NICK & BART, uno spettacolo che ci fa riflettere e ci commuove facendoci perdere per un attimo l’equilibrio. Perché ci fa guardare lontano, ma un lontano che mai ci è stato così vicino.
Marianna Zito