ROSALYN al Teatro Carcano di Milano
Un’ambientazione in pendenza e suddivisa in quadrati bianchi, come una sorta di cubo di Rubik spalmato e monocolore. Una sedia nel mezzo, quella riempita subito da Alessandra Faiella, che interpreta la scrittrice Esther O’Sullivan alle prese con un interrogatorio dopo il ritrovamento, a quattro anni di distanza, della sua penna stilografica nel risvolto dei pantaloni di un uomo che è stato ucciso. Le viene chiesto di ricordare quando fu la prima volta che si accorse di aver perso quella stilografica e, con un poco di fatica, ritorna al giorno in cui si recò a una conferenza per presentare un suo libro e sbagliò portone, incontrando così Rosalyn, interpretata da Marina Massironi, che è l’addetta alle pulizie. Da quell’incontro nasce una sorta di amicizia o di sintonia piuttosto particolare, che vede unire molto le due donne, tanto che, a meno di ventiquattr’ore di distanza, Rosalyn confessa di aver trovato il coraggio di uccidere il suo amante grazie al libro di Esther, che l’ha illuminata.
Ma è davvero così? Davvero questa amicizia lampo ha portato una svolta così grande? E dov’è stata persa effettivamente la penna stilografica?
Lo spettacolo riporta i flashback di Esther mentre ricorda e rivive alcuni momenti, rivelando poco a poco una ben diversa situazione e realtà, che porta al confronto con la propria coscienza e con l’io più nascosto che però ha deciso di uscire allo scoperto.
ROSALYN, scritto da Edoardo Erba, è un testo intelligente che porta a riflettere – tra gli svariati momenti comici – sul proprio mondo interiore, di come sia intricato e fantasioso e capace di portare, prima o poi, tutti i nodi al pettine.
Alessandra Faiella e Marina Massironi sono un’ottima accoppiata per questo spettacolo, ben dirette da Serena Sinigaglia in scena al Teatro Carcano di Milano fino al 21 genanio.
Roberta Usardi
Foto archivio Teatro Carcano di Milano