“Rododendro” (Kite Edizioni, 2023, pp. 32, euro 17.50) di Davide Calì e Marco Paschetta racconta la storia di una grande trasformazione che cambia il corso della vita dei due piccoli protagonisti, Giacomo e Flora. Cosa succede quando accade qualcosa davanti alla quale siamo impotenti? Quale dovrebbe essere la nostra reazione quando succede qualcosa che non ci permette più di tornare indietro? Si potrebbe, forse, cominciare ad apprezzare la nuova strada che ci ritroviamo a percorrere…

“Perché affannarsi tanto per cercare qualcosa che non abbiamo più, quando abbiamo trovato qualcosa che non avevamo?”

I testi di Davide Calì sono accompagnati dalle illustrazioni ricche di particolari disegnate da Marco Paschetta. Le immagini sono tracciate con una linea chiara, in cui il nero non diviene mai ombra, ma solo riempimento. Le linee sono poco modulate, quindi tutte uguali, a delineare forme non complesse, lontane dal realistico, che rendono le immagini più riconoscibili e facilmente apprezzabili, soprattutto dai più piccoli, grazie alle forme di base, come ad esempio i funghi di forma rettangolare. L’armonia dei colori abbraccia una palette quasi discordante, perché sono solo alcuni a risaltare di più degli altri e sono quelli legati ai protagonisti o agli oggetti che orbitano intorno a loro, utilizzati quindi anche solamente per dare profondità all’immagine. È molto interessante notare come ogni parte della sceneggiatura rientri nel disegno e viceversa; e vedere come è l’immagine stessa a veicolare le informazioni da un testo all’altro, arricchendolo notevolmente e creando una compensazione reciproca, che diversamente perderebbe di significato.

Annalisa Borgo