“Rime in prima copia” – La raccolta di Antonio Semproni
“I miei pensieri si accavallano, accavallano le gambe/Restano così intricati in una prosa conturbante/I miei pensieri mi scavalcano, scavalcano il reale/Restano così impigliati in qualche questione marginale…”
Antonio Semproni in “Rime in prima copia” (Controluna Edizioni, 2020, pp. 72, euro 10,90) fa scoprire al lettore il piacere di avvicinarsi con leggerezza ed essenzialità a temi profondi, universali. Nei suoi versi, in cui si scopre un’irrequieta vitalità, tratta di ombra, di anima, di morte, di mare, di tempo, di cielo, di linee, di sogni, di giochi di definizioni. I suoi versi, impetuosi e avvolgenti, accompagnano alla scoperta di realtà che albergano nelle parti più profonde di ogni essere umano, che trascendono e allo stesso tempo appartengono alla quotidianità.
Leggere le sue rime è come bere un vino cangiante e morbido, con profumi ampi e penetranti. Essenze e immagini raggiungono la mente e, in modo sofisticato, emergono e sprigionano riflessioni complesse che, nelle sue parole, divengono semplici ma ricche.
Giocando a rappresentare i sentimenti, l’autore mostra angoli vividi e presenti, che amplificano la sensazione di poter gustare, in uno spazio leggero, contraddizioni esistenziali, cogliendo quelle essenze di ottimismo e dolcezza sommerse e armoniche e, per tale motivo, mai stucchevoli.
“Nella vita non c’è ritorno/Alla mente affiora soltanto il ricordo/Di quando hai nuotato in mezzo alla corrente/E la tua pelle s’è fatta tutta effervescente”.
Una raccolta che merita di essere degustata, una raccolta che racconta di un’ottima compagnia con cui trascorrere il proprio tempo.
Lavinia Narda