“Riabilitazione Psicosociale in età evolutiva. Dalla musicoterapia alla co-terapia con gli animali: progetti, setting, esperienze” di Maria Grazia Letizia e Stefano Soriani
“Riabilitazione Psicosociale in età evolutiva. Dalla musicoterapia alla co-terapia con gli animali: progetti, setting, esperienze” (Edizioni Erickson, 2020, pp. 248, euro 24) di Maria Grazia Letizia e Stefano Soriani è un vero lavoro sul campo, è stato inserito nella collana dedicata agli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA) diretta da Lino Cavedon, che, oltre ad aver avviato, insieme ad altri colleghi, un Centro pet-therapy presso l’ULSS Alto Vicentino, ha contribuito anche alla stesura delle Linee guida nazionali per gli Interventi Assistiti con gli Animali nel 2015.
Veniamo al testo dei nostri due autori, entrambi psicologi e psicoterapeuti, dal quale traspare innanzitutto una grande passione e professionalità nel lavoro che svolgono dedicato in massima parte nel campo della riabilitazione di bambini e ragazzi con gravi disabilità. Attraverso le loro esperienze a livello terapeutico, gli autori desiderano tracciare una strada metodologica e organizzativa, affinché quanto da loro sperimentato possa diventare una guida non solo per gli psicologi interessati alla psicoterapia in età evolutiva, ma anche per tutti gli operatori che si occupano di assistenza. Queste loro “buone prassi” possono, inoltre, promuovere nei genitori ancor di più il bisogno di cura e attenzione di ogni bambino o ragazzo, che è primariamente figlio e poi utente di un servizio. Ciò che emerge dalle esperienze presentate è proprio la traduzione delle teorie nelle prassi professionali. Non si rimane vincolati alle sole diagnosi cliniche, ma si viene a mostrare come quotidianamente lo psicologo, e l’équipe, siano chiamati nella pratica clinica ad un stretto confronto a livello psicosociale, educativo e clinico.
La pietra miliare del testo viene poggiata nel primo capitolo, quando si parla del bambino inaspettato, in quanto la nascita di un bambino con disabilità, così come viene citato da Charles Gardou (1996), mette in discussione una felicità che è essenziale per la vita di una famiglia; quella di dare la vita. La disabilità infrange il desiderio intorno alla culla. Da qui incomincia una narrazione che prenderà strade diverse. L’accoglienza della famiglia diviene la “condizione sine qua non” affinché possa iniziare, nel corso del tempo, la riabilitazione secondo i principi dell’accettazione incondizionata di Rogers, ossia l’accettare l’altro per quello che è, accogliere il suo essere.
Ecco quindi che diviene importante progettare il setting, affinché la riabilitazione possa avere quelle caratteristiche di comprensione e concretizzazione della situazione degli utenti, consentendo la loro crescita e il miglioramento della loro condizione. Allo stesso tempo, una particolare attenzione dovrà essere data al benessere degli operatori. Insomma una educazione che abbia come principio l’inclusione, attraverso una diagnosi precoce, dei professionisti altamente qualificati, dei sistemi di sostegno e infine una raccolta dei dati che sia la più significativa possibile e di qualità. Questo è l’humus in cui i nostri autori si sono formati, contribuendo a impostare un Centro con una serie di laboratori per la Riabilitazione Psicosociale in Età Evolutiva: L’IRIDAE, un servizio psicosociale di laboratori integrati (psicomotricità ed esperienze ritmo-musicali (Musicoterapia); esperienze sensoriali e artistiche; linguaggio e multimedialità, con software dedicati alla comunicazione delle emozioni nell’autismo e all’apprendimento facilitato di lettura e scrittura) per la famiglia finalizzati allo sviluppo dell’autonomia e alla riabilitazione in età evolutiva, ossia dagli 8 ai 18 anni. In alcuni esempi terapeutici sono presenti soggetti anche vicino ai trent’anni. La progettazione viene riportata in maniera accurata insieme ai risultati degli interventi sia educativi sia psicosociali. L’esperienza comprende anche un lavoro clinico di aiuto per permettere alle persone con disabilità una maturazione del loro Sé attraverso l’arte e l’informatica.
Infine, vengono riportate una serie di esperienze di Interventi Assistiti con Animali (IAA), che hanno il pregio di farci comprendere la relazione tra emozioni, rilassamento ed effetti benefici come quelli indotti dalla Pet Therapy. Il lavoro è stato svolto presso la Cooperativa Cecilia di Roma in collaborazione con l’Associazione Sportiva Equitazione/Ciampacavallo Onlus sempre di Roma. I benefici del contatto visivo e uditivo con un animale provoca delle risposte opposte a quelle causate dallo stress come, ad esempio, la diminuzione dell’ipertensione arteriosa, la regolarizzazione delle frequenza cardiaca, la riduzione dell’ansia e dei problemi del sonno. Con l’IAA si può intervenire nell’area cognitivo-comportamentale, nell’area emotiva, nell’area socio-comunicativa. Ci sembra importante segnalare come in questo progetto i soggetti che hanno beneficiato di questo trattamento sono stati i soggetti affetti da gravi disabilità caratterizzate, ad esempio, da disturbi neuro-psicomotori, lesioni in aree deputate alla coordinazione, al movimento, alla percezione. Un libro da leggere anche per l’approfondita bibliografia, che è come se fosse una traccia che ci conduce nell’alveo della conoscenza riabilitativa psicosociale, dell’abilità clinica sviluppata dagli autori, della competenza che ognuno di noi potrà acquisire attraverso la pratica.
Salvatore Sasso