Intenso il “Reading al buio” che si è tenuto nella Sala Indaco del Salone del Libro domenica 12 maggio. Francesca Pieri, Alice Basso e Maria Clara Ori sono le ospiti che ci hanno dato la possibilità di assistere a letture particolari e molto diverse tra loro, attraverso il lavoro di accessibilità e inclusione della Fondazione LIA – Libri Italiani Accessibili, che collabora con vari editori per rendere gli e-book accessibili in diverse modalità digitali per l’inclusione socio-culturale di persone con disabilità visiva.

Francesca Pieri comincia l’incrocio di letture con dei brani tratti dal suo romanzo di debutto “Bianca” (pp. 256, euro 16) edito da Dea Planeta, la storia di amicizia tra due donne – Costanza e Silvia -che condividono il momento della maternità, l’una portandola a termine e l’altra come occasione persa. Una storia vera, dove due amiche che si trovano a confrontarsi e a scontrarsi su scelte diverse, ridisegnando in tal modo sia la loro esistenza sia la loro amicizia.

I brani tratti dal libro di Alice Bassi sono divertenti e leggeri. “Un caso speciale per la ghostwriter” (pp. 384, euro 17,90) edito da Garzanti è il secondo libro di una serie ambientata nel 1992, che parla di una ghostwriter costretta sempre a entrare nella testa dell’autore di turno, dando il via a vari problemi di identità.

Entrambi i libri sono stati letti alternativamente e a luci basse sia dalle autrici sia da Maria Clara Ori – collaboratrice della Fondazione LIA. Ascoltare se stessi, leggere ed essere letti dagli altri “per vedere se la storia sa rimanere a galla anche sulle labbra di qualcun altro” sono le parole di Francesca Pieri davanti alle modalità differenti di lettura, da quella Braille a quella sintetica (attraverso un comune smartphone), che Maria Clara Ori ci ha dato la possibilità di conoscere e che ha ottimamente interpretato, emozionandoci.

Iniziative realizzate da Fondazione LIA in collaborazione con UICI – Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e ALDUS il network europeo delle fiere del libro co-finanziato dal programma Europa Creativa dell'Unione Europea.

Marianna Zito