“Quindici secondi per volta. Amore e morte al Palace Hotel” di Camillo Bignotti

“Anche il cuore, i polmoni e tutti gli altri organi si fermarono per quei pochi secondi. Giusto il tempo in cui il sibilo delle bombe lasciate cadere nel vuoto gli raschiasse i timpani fino a fargli venire i crampi al cervello.
Non poteva vederle.
Poteva solo sentirle fendere l’aria in caduta libera.
Immobile. Paralizzato.
Fino alla prima esplosione. Forte, distruttiva.”
È il 1944. Il Palace Grand Hotel, situato su una collina a pochi metri dall’Aermacchi, la fabbrica di aerei, diventa un ospedale militare. Nell’aprile dello stesso anno Varese sarà bombardata per ben due volte e con la città anche molte persone si ritroveranno sotto le stesse macerie, tra cui quelle dell’ospedale, diventato inevitabilmente quasi un tutt’uno con la fabbrica.
“Quindici secondi per volta. Amore e morte al Palace Hotel” (Macchione Editore, 2021, pp. 304, euro 18) di Camillo Bignotti scandisce il tempo che passa dal fischio di una sirena dal fischio successivo, a scandire il lancio delle bombe e le vite dei personaggi narrate all’interno di quel contesto storico che è la seconda guerra mondiale. Vite queste di persone realmente esistite, anche vicine all’autore, e rimodellate su racconti realmente accaduti e giunti a Bignotti attraverso testimonianze della cronaca del tempo su tutto il territorio italiano, a ricreare così una storia più ampia e non circoscritta alla sola città di Varese. Un romanzo quindi di ambientazione storica, ma che racconta la storia di più persone grandi e piccole, che credono e combattono per i loro ideali, che reagiscono e resistono davanti al pericolo, aiutandosi anche l’uno con l’altro per rinascere, ad ogni modo. Non c’è distinzione tra bene e male, buono e cattivo, giusto e sbagliato. Non c’è giudizio alcuno. Così si incrociano le vite di Carlo e Rebecca, la vitalità e la spontaneità dei bambini davanti alla distruzione e alla realtà, l’altruismo di Santina ed Emma, la fermezza dei soldati. Personaggi a cui ci affezioneremo, ognuno di noi con modalità e intensità differenti.
Camillo Bignotti costruisce un romanzo su base storica per dar voce a tutte queste vite, alle loro emozioni e ai sentimenti che nutrono verso chi hanno accanto, seguendo una trama dettagliata,0 ricca di intrecci e di intrighi. L’autore parte dalla guerra per costruire una storia di vite documentate e appartenute a luoghi diversi, ma che creano un fulcro unico dell’umanità a cui appartengono sia i sopravvissuti sia le vittime.
Marianna Zito