“Qui Città di M.” – la camaleontica Arianna Scommegna in scena al Teatro della Cooperativa di Milano
“La Città di M. è una mamma dura, che talvolta ti sorride e allora tu dici: «quant’è bella». Ma poi si gira e torna cupa e fredda.” Serena Sinigaglia
Monologo “cult” per sette personaggi e una città.
Lo spettacolo, un monologo “di culto” per sette personaggi scritto ad hoc per Arianna Scommegna da Piero Colaprico che debuttò più di dieci anni or sono proprio a Milano, è senza dubbio uno dei pilastri su cui la regista Serena Sinigaglia e l’attrice protagonista Arianna Scommegna hanno costruito il successo di una Compagnia altrettanto di culto come Atir.
Tante cose sono cambiate, da allora. Arianna Scommegna, già Premio UBU, riceve oggi i meritati riconoscimenti e le soddisfazioni che come attrice si merita, in Teatro e per il cinema; per non parlare di Serena Sinigaglia, anche lei diplomata nel 1996 alla Paolo Grassi di Milano, oggi affermatissima, non solo in Italia, per le sue regie straordinarie. Anche la “Città di M.” che fa da sfondo, e in qualche modo da coprotagonista, del noir scritto da Piero Colaprico, Milano, non è probabilmente più la stessa. Ciò non toglie certamente efficacia al ritratto, certamente severo, che l’autore dipinge attraverso i tanti personaggi interpretati con disarmante bravura da una Scommegna emozionante e alla fine, come sempre, sinceramente emozionata.
Al centro della vicenda ci sono i cadaveri di due morti ammazzati, rinvenuti in un cantiere da un pittoresco e divertentissimo capocantiere bergamasco. L’indagine, con colpo di scena finale, viene raccontata attraverso le testimonianze di personaggi completamente diversi tra loro che ci raccontano autobiografie più che credibili e, indirettamente, dipingono una città indifferente, spesso anche crudele: una mamma che è anche matrigna, i cui figli non possono che essere, o diventare, dei bastardi. Arianna Scommegna passa da un personaggio all’altro con disinvolta bravura, li fa dialogare, ce ne mostra le mille sfaccettature. Si passa attraverso tutti i registri, dal comico al drammatico. La regia è asciutta, il sangue è rosso ma freddo.
“A Milano non si esiste, si resiste”. Come Atir, la Compagnia di Serena Sinigaglia e Arianna Scommegna che, “sfrattata” dal Teatro Ringhiera da ormai due anni è stata capace di continuare a portare avanti un Teatro tenace e coraggioso; anche grazie all’accoglienza di altri teatri, a un pubblico che apprezza e sostiene il lavoro di questa Compagnia, e a una città di M. per fortuna forse almeno un po’ migliore di quella dell’epoca in cui nacque questo spettacolo, dobbiamo tutti augurarci che oltre a resistere Atir-Teatro Ringhiera torni al più presto a esistere.
Andato in scena al Teatro della Cooperativa di Milano dall’11 al 19 maggio 2019.
A.B.