Questo più umano amore di Lou Andreas Salomé a cura di Claudia Ciardi
Gli scritti sparsi, proibiti e dispersi di Lou Andreas Salomé – scrittrice e psicoanalista tedesca nata a Pietroburgo nel 1861 e morta a Gottinga, in Germania, nel 1937 – riemergono man mano, tornano in superficie dopo anni dormienti, quasi avessero ancora bisogno di aria e, attraverso la stessa aria, di diventare parole per altre menti e altri corpi. La casa editrice Stampa Alternativa – nei primi mesi del 2018 – ce ne regala tre racconti inediti dall’incantevole titolo Questo più umano amore, giunti a noi grazie alle ricerche, degli ultimi anni, sulla produzione letteraria di Lou Andreas Salomé della curatrice e traduttrice del volume Claudia Ciardi.
Le tre storie, con tre differenti protagoniste, sembra seguano una linea precisa che dalla nascita arriva alla morte, portando tra le pagine sfaccettature variegate e differenti d’amore: dall’amor proprio a quello per gli altri prima delicato, poi doloroso o fraterno. Assaggi d’amore che ricompongono – da differenti angolature – la vita della scrittrice stessa, sin dalla calda e nostalgica infanzia. Tre donne in viaggio da Lubecca a Vienna fino al mare, viaggi nei paesaggi europei di fine Ottocento e viaggi all’interno dell’animo dall’inevitabile sapore sovietico. Le descrizioni dei paesaggi sono minuziose, li vediamo dipinti nella nostra mente come luminosi quadri rinascimentali italiani, nei colori tenui e nelle linee curve, mentre la descrizione della “gioia delle cose” riempie ogni parola di un’essenza vera e quasi percettibile addosso, sulla pelle.
Amata da Nietzsche e Paul Rèe, legata al medico Friedrich Pineles, amante di Rainer Maria Rilke, di dieci anni più giovane di lei, e allieva di Freud: Lou Andreas Salomé si ritrova in un ruolo di seduttrice involontaria, alla continua ricerca della propria indipendenza che nessuna delle sue parole nega, anzi ognuna ne diventa fautrice delineando sempre più un forte senso di ricomposizione e di rinascita.
Marianna Zito