Queenmania Rhapsody, un concerto in onore del mitico Freddie al Teatro Sociale di Como
L’8 e il 9 novembre 2019 il Teatro Sociale di Como ha ospitato un concerto che ha l’ambizioso proposito di far rivivere l’energia dei Queen tra gli stucchi del raffinato teatro all’italiana. Queenmania Rhapsody, diretto da Daniele Sala, è una commistione tra video documentario e live rock che ospita sul palcoscenico i Queenmania, una tribute band dei Queen e tra le più apprezzate in Italia.
Le leggendarie canzoni dei Queen si alternano a un documentario curato nei minimi dettagli, in cui una voce off racconta le straordinarie imprese di Freddie Mercury e la sua sregolata vita privata. Nei video sono presenti cartoni animati appositamente realizzati per lo spettacolo, immagini e video d’epoca che fanno rivivere un momento storico attraverso la musica. I cortometraggi sono proiettati su un telo bianco che periodicamente viene calato al termine di ogni canzone.
I Queenmania sono quattro straordinari artisti: voce (Sonny Ensabell), chitarra elettrica (Tiziano Giampieri), basso (Fabrizio Palermo) e batteria (Simone Fortuna); pianoforte, tastiera e suoni elettronici sono invece registrati, oppure sostituiti dal sapiente arpeggio di una chitarra, mentre i cori sono realizzati dalle voci di chitarra, basso e batteria. Lo scopo della tribute band non è creare uno show fondato sul proprio genio creativo, ma far risorgere Freddie Mercury attraverso il corpo e la voce di Sonny Ensabella, un vocalist dal timbro e dalla fisionomia molto simile al frontman dei Queen. Come se madre natura non si fosse già superata nel mettere al mondo una persona che ci ricordasse il genio scomparso, la gestualità e i costumi trasformano Ensabella in un sosia di Freddie. Gli abiti indossati dal cantante in particolare sono estremamente ricercati e fedeli nei minimi dettagli, l’artista si cambia d’abito più volte per riportare in vita Freddie Mercury in ogni periodo della sua carriera.
Per eseguire il brano Barcelona, Katia Ricciarelli ha prestato la sua potente voce da soprano. La cantante tuttavia non era fisicamente presente sul palcoscenico, ma la sua immagine è stata proiettata in un’enorme specchio posto al centro del palco e la sua voce registrata ha dialogato con gli strumenti dei musicisti e la graffiante voce di Sonny Ensabella. La maestria del fonico ha permesso di rendere tale effetto speciale estremamente realistico, infatti il pubblico aveva l’impressione che l’artista fosse realmente in scena.
Il momento più importante dello spettacolo è stata l’esecuzione di Bohemian Rhapsody, la canzone manifesto dei Queen, un capolavoro di sei minuti che racchiude hard rock, pop, glam, opera lirica, la magia del Settecento, la teatralità, i turbamenti esistenziali del genere umano, la solitudine degli emarginati, gli dei e gli inferi. I versi iniziali (“Is this the real life? Is this just fantasy?) aprono infatti lo spettacolo e un intero video è stato realizzato per introdurre la canzone, spiegandone nel dettaglio il significato e le fasi di realizzazione. Un intero video è stato girato anche in onore di Love of my life, per affrontare il tema dell’amore platonico tra Mary Austin e Freddie Mercury. Il regista non si è avvalso di immagini, ma di un cartone animato in cui due omini senza cuore si rincorrono e dialogano tra loro, scambiandosi un cuoricino rosso.
Le scenografie hanno ricreato lo sfarzo di una reggia degna di una regina: cubi a scacchi bianchi e oro su cui suonano i musicisti e, al centro, l’imponente specchio da cui canta Katia Ricciarelli. Come in ogni concerto live, le luci hanno rivestito un ruolo importante nel trasformare l’elegante teatro comasco nella scatenata location di un concerto rock.
Il pubblico inizialmente si tratteneva, forse a causa dell’ambiente raffinato e poco coerente con le ruggenti melodie hard rock, ma i Queenmania sono riusciti a scaldare gli animi in pochi arpeggi e a coinvolgere il pubblico nei ritmi sfrenati dei Queen.
Valeria Vite