Plebbo e il nuovo singolo “Naufrago” – L’intervista
“Naufrago” (Apollo Records / ADA Music Italy) è il nuovo singolo del cantautore romano Plebbo, all’anagrafe Guido Plebani, uscito lo scorso 25 ottobre su tutte le piattaforme digitali. Avevamo già avuto modo di conoscerlo meglio lo scorso marzo, quando venne pubblicato il singolo d’esordio “Svegliati” (qui il link). Con piacere l’abbiamo incontrato di nuovo per farci raccontare qualcosa di più sul nuovo brano.
Ciao e bentornato! “Naufrago” è il tuo nuovo singolo ed è anche un invito ad accogliere il flusso della vita. Di cosa si tratta e perché l’esigenza di affrontare questo genere di tematiche?
Ritengo che l’obbiettivo della forma canzone sia quello di plasmare la musica in un’emozione, ed utilizzare le parole per arrivare dove si vuole arrivare per trasmettere quell’emozione. Non la vedo solo come un mezzo per raccontare una storia. Detto ciò, “Naufrago” cerca di evocare la sensazione di sentirsi spersi come naufraghi all’interno dell’oceano della vita, dove le nostre azioni spesso sono fini a sé stesse e banali; questo ci porta a girare intorno invece di cercare la terra ferma che in questo caso sarebbe il nostro scopo. Il brano lascia poi intendere però che un vero e proprio punto d’arrivo spesso non esiste, è solo frutto della nostra mente che ci serve per dare un senso alle nostre vite, e che le uniche cose veramente preziose sono quei momenti fini a sé stessi che uno tende a snobbare. L’esigenza di scrivere di ciò mi è stata suggerita dalla musica stessa di “Naufrago”.
Qual è la cosa che contraddistingue questa traccia dalle altre che hai pubblicato negli scorsi mesi?
Penso che sicuramente si possa trovare anche un filo conduttore con gli altri brani, però questo secondo me è un brano più particolare, ermetico ed artisticamente evoluto e sincero.
Credi possa entrare a far parte di un progetto più ampio, come, ad esempio, un disco?
Assolutamente si. Ho in programma di fare uscire molti altri brani nei prossimi mesi. Molto probabilmente ad un certo punto li raccoglierò in un album. Mi piacerebbe anche cominciare a fare dei live prossimamente.
Quali influenze musicali troviamo al suo interno?
Ritengo che il brano sia molto personale, però sicuramente ha delle influenze da parte di quelli che sono i miei idoli musicali, tra i quali: Jeff Buckley, Lucio Battisti, i Radiohead, David Bowie e molti altri.
Qual è il messaggio più potente che vorresti arrivasse a chi ti ascolta?
Preferisco lasciare solamente la mia musica come messaggio. Mi piace pensare che possa parlare diversamente ad ogni ascoltatore, facendo recepire messaggi diversi in base all’interpretazione che ognuno vuole dare al pezzo. Quando ho scritto il testo di questa canzone non ho pensato alla storia da raccontare, l’ho scritto e basta perché mi trasmetteva qualcosa. Solo dopo averlo scritto gli ho dato la mia interpretazione. Per questo motivo ritengo che non sia giusto limitare il significato di questo brano solo alla mia interpretazione.
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