#piulibri19 – “Baco” di Giacomo Sartori
Nella Sala Marte della Nuvola per Più libri più liberi, Paolo Morelli e Giorgio Vasta ci introducono “Baco” (Exorma, 2019, pp. 331, euro 16,50) di Giacomo Sartori, un libro divertente e stimolante che ci pone di fronte a un determinante mutamento di prospettiva.
Una famiglia di periferia che abita in un ex allevamento di polli e ha un allevamento di api. Troviamo due fratelli: il maggiore è un piccolo genio di tredici anni, con un alto quoziente intellettivo, il più piccolo ha dieci anni, è sordo e con evidenti difficoltà di espressione che lo portano a continui scontri con le cose. Ci sono poi la madre che, nella sua – forse momentanea – assenza mantiene sempre un ruolo centrale; il padre, un convinto transumanista; un nonno, un anarchico del ‘900 e una nonna non vivente che “esiste” comunque dalle sue ceneri. “Una famiglia Addams dell’era informatica”- la definisce Paolo Morelli – una famiglia che che resiste alla realtà. Le vicende si svolgono su diversi piani, ad esempio quello della scrittura, dove il protagonista detta la storia che leggiamo a un angelo custode oppure ancora troviamo la lettera scritta alla madre in coma.
Una lingua sagace e arguta quella di Giacomo Sartori, a ricordarci che l’analogico di fronte al digitale è ormai in estinzione. Tutto è in bilico, precario, ma non è altro che il mondo barcollante che ci rappresenta: un mondo nuovo che, sin dall’inizio, è già sfasciato e che implode in catastrofi climatiche. Un mondo fragile.
Marianna Zito