PICASSO IN ITALIA ALLE SCUDERIE DEL QUIRINALE
Ancora per pochi giorni, fino al 21 gennaio, potete visitare – alle Scuderie del Quirinale di Roma – la mostra “Picasso tra Cubismo e Classicismo: 1915 – 1925” con capolavori provenienti dal MoMa di New York, dal Museo Picasso di Barcellona e da molti altri importanti siti museali di Parigi, Berlino e della stessa Roma. L’esposizione è curata da Olivier Berggruen che ha voluto celebrare in questo modo i 100 anni dal viaggio in Italia dell’artista spagnolo.
Ci sono più di un centinaio tra opere, fotografie e scritti inediti che ci regalano una nuova visione dell’arte di Pablo Picasso ormai lontano dai periodi rosa e blu. E proprio camminando tra le sale delle scuderie possiamo assaporare il viaggio in Italia insieme a Cocteau, Stravinskij e alla compagnia dei balletti russi di Djagilev per provare lo spettacolo Parade, ispirato a un poema dello stesso Cocteau con sipario, scene e costumi realizzati da Picasso. Questo viaggio lo cambierà profondamente sia dal punto di vista artistico sia personale: è qui in Italia, infatti, che incontrerà la sua prima moglie, la ballerina Ol’ga Chochlova.
La mostra mette bene in evidenza la capacità dell’artista di utilizzare diversi stili, la cui sintesi si può osservare nel quadro “Études”. In quegli anni passa facilmente dalle forme cubiste ai ritratti all’antica dove si può notare l’influenza del mondo classico ma sempre rivisitato in chiave moderna come vediamo ne “Le due donne che corrono sulla spiaggia”, uno studio delle forme del corpo umano che porterà, in seguito, alla realizzazione di opere in chiave di natura strettamente cubista, come ad esempio “I tre ballerini”.
Proseguendo troviamo molti disegni a quadri riguardanti la realizzazione per l’appunto del sipario per il balletto “Parade”, che però – per le sue grandi dimensioni – i visitatori hanno la possibilità di vedere nel salone di Palazzo Barberini, dovendosi accontentare qui soltanto di un video della sua installazione.
La forte affluenza di gruppi all’interno della mostra ne impediscono una visione tranquilla; non tutti, forse, sono al corrente che l’allarme suona quando i visitatori distratti si avvicinano troppo alle opere – se ne consiglia, quindi, la visita durante la settimana per poter godere con più libertà anche della splendida vista di Roma dal colle del Quirinale.
Federica Missanelli