“PerformAzioni Festival”: al via la seconda parte di programmazione dal 23 agosto al 20 settembre 2024
Spettacoli di teatro itineranti, ecosostenibili e per gli spazi aperti del territorio di Valsamoggia (BO)
Instabili Vaganti / Teatro Nucleo / Teatro del Lemming
Teatro delle Selve / Teatro dell’Orsa / Mulino ad Arte
sono le compagnie in programma alla XIII edizione.
PerformAzioni, festival di teatro e arti performative, curato da Instabili Vaganti e giunto alla sua tredicesima edizione, arriva in Valsamoggia dal 23 agosto al 20 settembre 2024 con la sua seconda parte di programmazione pensata per luoghi naturali e storici del territorio. Una programmazione diffusa e aperta alle comunità locali, accessibile, inclusiva, eco sostenibile, grazie a spettacoli a impatto zero e itineranti, fra i sentieri naturalistici del parco dell’Abbazia di Monteveglio, performance site-specific nella suggestiva Rocca dei Bentivoglio a Bazzano e spettacoli tout public nel Teatro Comunale di Savigno.
Dal 23 al 27 agosto, Follow the Angel, camminata performativa ideata da Instabili Vaganti, farà da preludio al ricco programma del festival, con una serie di performance itineranti che avverranno nei due momenti più suggestivi della giornata, alba e tramonto, con appuntamento rispettivamente alle 6.00 e alle 18.30, guidando gli spettatori nei suggestivi scenari del Parco dell’Abbazia di Monteveglio. La performance è un’esperienza sensoriale che permette al pubblico di attraversare un paesaggio, con un ritmo lento, in silenzio, in ascolto, per riscoprire la dimensione contemplativa del viaggio.
Il 28 agosto sarà la volta della prima compagnia ospite del festival, lo storico gruppo del Teatro Nucleo che celebra quest’anno i suoi 50 anni di attività e che presenterà La lingua dei fiori, spettacolo che indaga i temi dell’ecologia non soltanto dal punto di vista ambientale ma anche per quanto riguarda le relazioni, la socialità, i sentimenti e gli approcci psicologici necessari a vivere (o sopravvivere) in questo tempo ultra-capitalista. L’appuntamento è alle 18.30 presso il Centro Parco San Teodoro a Monteveglio (BO).
La stessa location naturale farà da cornice, il 29 agosto alle 18.30, a Demetra e Persefone, spettacolo di teatro itinerante del Teatro dell’Orsa. Un cammino sonoro sulle orme del mito, dove la parola poetica e la musica colgono di sorpresa gli spettatori lungo il cammino.
Il 30 agosto, sempre alle 18.30, sarà la volta del Teatro delle Selve con il suo Camminanti del silenzio, un percorso nel bosco, lungo i sentieri del Parco dell’Abbazia di Monteveglio, che cerca le tracce del rapporto tra esseri umani e animali selvatici attraverso una riflessione poetica.
Il 31 agosto, il festival si sposta a Savigno con Mi abbatto e sono felice, di Mulino ad Arte, un monologo a impatto ambientale “0”, autoironico, dissacrante, che vuole far riflettere su come si possa essere felici abbattendo l’impatto che ognuno di noi ha nei confronti del Pianeta. Lo spettacolo si terrà alle 20.00 al Teatro Frabboni di Savigno (BO) e sarà preceduto da un aperitivo di benvenuto offerto agli spettatori dalla Pro Loco di Savigno.
Il 1° settembre, PerformAzioni arriva a Bazzano (BO) con lo spettacolo Attorno a Troia. Troiane del Teatro del Lemming. Un lavoro che, dall’Iliade, alle Troiane, all’Eneide, intende indagare il tema della distruzione di una civiltà, dello smarrimento e dell’esilio, interrogandosi sulla possibilità della conservazione di una identità culturale, della sua trasformazione e di una sua possibile rifondazione. A partire dalle 19.30, si terranno 5 repliche per 8 spettatori alla volta (prenotazione obbligatoria), nei suggestivi spazi della storica Rocca dei Bentivoglio.
A chiudere questa edizione del festival, la cui prima parte si è svolta tra Bologna e Casalecchio di Reno a maggio 2024, sarà l’evento speciale Confini, uno spettacolo di Teatro & Danza dal cast internazionale, esito del progetto Beyond Borders, diretto da Instabili Vaganti. L’appuntamento è al Teatro Frabboni di Savigno (BO) il 20 settembre alle 20.00.
Questa seconda parte di programmazione della XIII ediz. di PerformAzioni è finanziata dal PNRR Next Generation EU attraverso il bando TOCC Transizione Ecologica Organismi Culturali e Creativi, rientra nel rientra nel piano patrocini del Comune di Valsamoggia, e fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna – Modena.
INFO
L’ingresso agli eventi è gratuito con oblazione volontaria, la prenotazione è consigliata. Nel caso dello spettacolo del 1° settembre, dato il numero chiuso di 8 spettatori per replica, la prenotazione è obbligatoria.
Per maggiori informazioni su prenotazioni, orari e punti di ritrovo:
E-mail info@instabilivaganti.com
WhatsApp 349 1364945
Tel. 349 6124035
Segue il programma dettagliato
PROGRAMMA
Azione performativa itinerante
Follow the Angel
“Chi vuole imparare un giorno a volare, deve prima di tutto imparare a stare e andare e camminare e arrampicarsi e danzare: il volo non si impara in volo!”
F.Nietzsche, Così parlò Zarathustra
Follow the Angel è una camminata performativa, un’esperienza sensoriale che permette al pubblico di attraversare un paesaggio, o un luogo che si intende valorizzare, con un ritmo lento, in silenzio, in ascolto, per riscoprire la dimensione contemplativa del viaggio. Il performer, come gli antichi pellegrini e i filosofi peripatetici, apre il cammino con un incedere lento, attraversando il paesaggio e indossando delle grandi ali di metallo, scultura realizzata dall’artista Nicoletta Casali. Il pubblico ha la facoltà di seguire l’azione con lo stesso ritmo, restando in silenzio. L’obiettivo è quello di connettere l’arte al paesaggio naturale, contribuendo a svelare luoghi nascosti ed allo stesso tempo preziosi di un territorio, ma anche e soprattutto quello di generare una riflessione sui ritmi frenetici che caratterizzano il nostro vivere quotidiano, al fine di riscoprire un tempo armonico, che permette di riconciliarsi con la natura.
Follow the Angel esprime l’essenza del viaggio nell’atto stesso del camminare, rappresenta il viaggiatore nel suo eremitaggio, l’uomo nel suo eterno vagare, immerso nell’ambiente naturale e tuttavia consapevole della nuova era antropocenica, di cui porta sulle spalle l’enorme peso, quasi un fardello necessario all’espiazione e che lo tiene attaccato al mondo terreno.
La performance si articola in due movimenti che contraddistinguono due momenti della giornata condizionati da particolari condizioni luminose: Alba e Tramonto.
Regia: Anna Dora Dorno
Performer: Nicola Pianzola
Scultura indossabile: Nicoletta Casali
Produzione: Instabili Vaganti
Da venerdì 23 a martedì 27 agosto 2024
2 appuntamenti: #Alba (ore 06.00) #Tramonto (ore 18.30)
Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio – Monteveglio (BO)
Ingresso gratuito con oblazione volontaria, prenotazione obbligatoria.
Per maggiori informazioni su prenotazioni, orari e punti di ritrovo:
E-mail info@instabilivaganti.com
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Tel. 349 6124035
Spettacolo di Teatro Nucleo
La lingua dei fiori
“Ma il nostro genio meccanico ha avuto inizio appena ieri, mentre la meccanica floreale funziona da migliaia di anni. Quando il fiore fece la sua apparizione sul nostro pianeta non trovò attorno alcun modello da imitare; dovette fare tutto da solo“
Maeterlinck
A partire dallo studio del testo scientifico-poetico di Maurice Maeterlinck “L’intelligenza dei fiori” questo spettacolo di gruppo per gli spazi aperti vuole indagare con gli strumenti della poesia, del canto, dell’immagine, la vita ribelle e silenziosa del mondo vegetale: nell’indifferenza generale, i fiori organizzano la loro lenta ma inesorabile rivoluzione fatta di bellezza, profumo, incanto.
“Il mondo vegetale, che si mostra così pacifico, rassegnato, nel quale tutto evoca obbedienza, raccoglimento, è al contrario quello che si rivolta contro il destino nella maniera più ostinata. […] Non è soltanto nel seme o nel fiore, ma nell’intera pianta, steli, foglie, radici, che si possono scoprire, chinandosi sul loro umile lavoro, numerose tracce di un’intelligenza accorta e viva“.
Il fiore dona all’uomo un prodigioso esempio di insubordinazione, coraggio, perseveranza e ingegnosità. Se impiegassimo la metà delle energie di cui dà prova qualsiasi fiorellino cresciuto su un marciapiede per sollevarci dalle varie necessità che ci affliggono come il dolore, la vecchiaia e la morte, potremmo ben sperare che la nostra sorte sarebbe molto diversa da quella che in effetti è. Il non utilizzo di energia elettrica o di batterie, mettendo al centro il corpo dell’attore, la sua voce e la poesia che è capace di creare e l’assenza di consumo energetico degli impianti audio-luci, rendono lo spettacolo a impatto zero. Uno spettacolo che indaga i temi dell’ecologia non soltanto dal punto di vista ambientale ma anche per quanto riguarda le relazioni, la socialità, i sentimenti e gli approcci psicologici necessari a vivere (o sopravvivere) in questo tempo ultra-capitalista. Questa lente di ingrandimento ci permette di vedere il mondo da un’altra prospettiva, e ci ispira a un maggiore rispetto per la natura che ci circonda.
Con: Adokou Kokouvi Zambé, Giulio Belletti, Mattia Biasotti, Lisa Bonini, Francesca Caselli, Stefano Del Biondo, Giovanna Latella, Agata Marchi, Martina Mastroviti, Gaia Pellegrino, Giulia Provenzano, Priscila Saldana, Giovanni Simiele
Regia e drammaturgia: Teatro Nucleo
Costumi: Josephin Berger
Una produzione: Teatro Nucleo, col sostegno di Regione Emilia-Romagna e MiC
Mercoledì 28 agosto 2024 ore 18.30
Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio – Monteveglio (BO)
Ingresso gratuito con oblazione volontaria, prenotazione consigliata.
Per maggiori informazioni su prenotazioni, orari e punti di ritrovo:
E-mail info@instabilivaganti.com
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Tel. 349 6124035
Spettacolo di Teatro dell’Orsa
Demetra e Persefone
“Camminando si sentono i passi della poesia che in origine erano bestie, piante, insetti, rumori del cielo e della terra“
G. Scabia
Un cammino sonoro in natura sulle orme del mito. La parola poetica e la musica ci colgono di sorpresa lungo il cammino e, da camminanti, gli spettatori si lasciano attraversare dall’esperienza. La compagnia avvolgente del silenzio (C.L. Candiani) mette lo spettatore in una sensazione di quiete che apre all’ascolto. Un cammino in natura verso un luogo dove, nel paesaggio, è possibile riconciliarsi con il mito di Demetra, con la nascita delle stagioni, dove il bene viene dal male e il male viene dal bene.
La felicità ha quattro direzioni che qui si manifestano. Il rito di immersione nel silenzio vivo della natura, sentiero fatto di passi in ascolto, il paesaggio di musica che si libera tra gli alberi, poi di versi tra i rami. Un viaggio di scoperta sulle orme di Demetra e Persefone, tra buio e luce, silenzio e voce.
Cosa eravamo prima? E dove? Quando sono le nate le stagioni? Demetra ci guida nel viaggio.
Con: Bernardino Bonzani, Monica Morini, Lucia Donadio, Chiara Ticini
Ideazione e regia: Monica Morini
Drammaturgia sonora: Antonella Talamonti
Musiche: Gaetano Nenna
Clarinetto: Gaetano Nenna; flauto: Mirka Cassinadri
Collaborazione alla drammaturgia: Annamaria Gozzi
Produzione: Teatro dell’Orsa
Giovedì 29 agosto 2024 ore 18:30
Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio – Monteveglio (BO)
Ingresso gratuito con oblazione volontaria, prenotazione consigliata.
Per maggiori informazioni su prenotazioni, orari e punti di ritrovo:
E-mail info@instabilivaganti.com
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Tel. 349 6124035
Spettacolo di Teatro delle Selve
Camminanti del silenzio
Un percorso nel bosco che cerca le tracce del rapporto tra esseri umani e animali selvatici: dove finiscono gli uni e cominciano gli altri, e viceversa? E siamo sicuri che gli animali non ci osservino con un maggiore senso di ciò che è reale? Noi che l’abbiamo un po’ troppo perso, il senso del reale, nelle luci televisive e nelle virtualità di una vita sempre più staccata dalla terra… È un dialogo di animali e tra animali e umani quello che si può intravedere nella camminata, un seguire le domande e le visioni che possono giungere da certe specie (le più totemiche e rare o le più comuni) se immaginate/interrogate con spirito di poesia. Così incontreremo i Cinghiali soprannaturali di Giuliano Scabia e il maestoso Lupo Bianco di Chandra Candiani, mentre seguiamo le tracce di una fanciulla che si è persa nel bosco e sta cercando di ritrovare, insieme, la strada di casa e se stessa…
Con: Mariasole Acquaviva, Anna Olivero, Franco Acquaviva
Drammaturgia e regia: Franco Acquaviva
Assistente alla regia: Anna Olivero
Testi di: F. Acquaviva, Chandra Candiani, Clarissa Pìnkola Estés, Giuliano Scabia
Foto&Grafica: Francesca Habe
Produzione: Teatro delle Selve
Venerdì 30 agosto 2024 ore 18:30
Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio – Monteveglio (BO)
Ingresso gratuito con oblazione volontaria, prenotazione consigliata.
Per maggiori informazioni su prenotazioni, orari e punti di ritrovo:
E-mail info@instabilivaganti.com
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Tel. 349 6124035
Spettacolo di Mulino ad Arte
Mi abbatto e sono felice
“Mi abbatto e sono felice” è un monologo a impatto ambientale “0”, autoironico, dissacrante, che vuole far riflettere su come si possa essere felici abbattendo l’impatto che ognuno di noi ha nei confronti del Pianeta. “Mi abbatto e sono felice” non utilizza energia elettrica in maniera tradizionale. Si autoalimenta, grazie allo sforzo fisico prodotto dall’attore in scena. Non sono presenti altri elementi scenici, le musiche sono live, i costumi essenziali e recuperati dal guardaroba di nonno Michele, il vero protagonista del monologo. “Mi abbatto e sono felice nasce dalla riflessione che ha accompagnato l’autore nei mesi successivi alla morte di suo nonno, una persona che gli ha insegnato tanto e che stima infinitamente per la condotta di vita esemplare perseguita durante i 91 anni trascorsi su questo pianeta.
Disagio, crisi, scarsa produttività, povertà, inquinamento, surriscaldamento globale, etc.. Ma come, nell’era del benessere ci sono tutti questi problemi?! La felicità dell’uomo occidentale pare essere direttamente proporzionale a quanto produce e quanto consuma. Ma è davvero così? “Mi abbatto e sono felice”, rifacendosi ai principi etici della Decrescita felice, accompagna il pubblico in un viaggio che fa la spola fra un passato intriso di freschezza e genuinità e un presente frenetico e stanco di correre.
Tutte le produzioni di Mulino ad Arte possono essere un’esperienza unica per il pubblico, grazie al format Teatro a Pedali. Un progetto che permette agli spettatori di essere protagonisti di un evento divertente, originale e soprattutto green. Grazie a Teatro a Pedali è possibile realizzare uno spettacolo dal vivo a impatto “0”, alimentando la scena con un sistema di cogenerazione elettrica azionato da una serie di biciclette collegate a un impianto di accumulo. Questo consente di sensibilizzare gli utenti al tema dell’eco-sostenibilità attraverso un approccio esperienziale: i partecipanti sono chiamati a pedalare, prima e durante lo spettacolo, contribuendo di fatto all’auto-sostenibilità dell’evento.
Di e con: Daniele Ronco
Ispirato alla “Decrescita felice” di Maurizio Pallante
Scene: Piero Ronco e Lorenzo Rota
Costumi: Nonno Michele
Regia: Marco Cavicchioli
Produzione di Mulino ad Arte
Sabato 31 agosto 2024 ore 20.00
Teatro Comunale Frabboni – Via G. Marconi, 27 Savigno (BO)
Ingresso gratuito con oblazione volontaria, prenotazione consigliata.
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Tel. 349 6124035
Spettacolo di Teatro del Lemming per 8 spettatori
Attorno a Troia. Troiane
Questo lavoro si costituisce come la seconda parte di un ciclo denominato “Attorno a Troia” che, dall’Iliade, alle Troiane, all’Eneide, intende indagare il tema della distruzione di una civiltà, dello smarrimento e dell’esilio, interrogandosi sulla possibilità della conservazione di una identità culturale, della sua trasformazione e di una sua possibile rifondazione. Come Achei lanciati alla distruzione di città e contemporaneamente come Troiani alla deriva, il nostro volto sempre più assume su di sé il volto del conquistatore insieme a quello dello sconfitto. Siamo i distruttori del pianeta e insieme, proprio per questo, attraverso i cambiamenti climatici, le guerre e le pandemie, le vittime di questa distruzione. Nella terribile condizione dei migranti sta insieme l’origine e il destino della nostra civiltà. Alla fine della Seconda guerra mondiale, all’alba della Guerra Fredda, abbiamo tutti sperato che la guerra potesse e dovesse diventare un tabù per la nostra civiltà. La creazione di organismi sovranazionali sembrava indicare la raggiunta consapevolezza che la terra è una sola e una sola l’umanità che la popola. A tutt’oggi anche questa sembra una delle tante utopie crollate nella polvere di fronte al risorgere dei nazionalismi, mentre la parola guerra, e persino il possibile uso di armi atomiche, non suscita più come un tempo un immediato e naturale terrore. Persino il dirsi pacifisti sembra condannato e liquidato come “intelligenza con il nemico”, con buona pace di Omero che fece del nemico Ettore l’eroe più valoroso del suo grande poema. Viviamo tutti quest’epoca folle con angosciosa muta impotenza.
Dopo un primo Studio su ILIO, questo lavoro rimette al centro, come è proprio della poetica del Teatro del Lemming, la relazione diretta e prossemica con lo spettatore. Il Lemming è una compagnia teatrale di ricerca da tempo riconosciuta come uno dei gruppi di punta del nuovo teatro italiano ed europeo, fondatrice di un’originale poetica teatrale che ha chiamato “Teatro dello Spettatore”, un teatro che interroga il ruolo dello spettatore, trovando di volta in volta nuove strategie per coinvolgerlo all’interno dell’evento scenico. Il Lemming ricerca una relazione intima e personale con ciascun individuo, rifugge la massa anonima a cui si rivolge l‘industria culturale a favore delle differenze. Questo teatro si rivolge alla preziosa unicità di ogni spettatore, che qui diventa soggetto dell’esperienza teatrale e non più semplice fruitore passivo: esso è parte attiva e costitutiva dell’opera.
Con: Veronica Di Bussolo, Maddalena Dal Maso, Marina Carluccio, Katia Raguso, Silvia Massicci, Elena Fioretti, Diana Ferrantini, Marina Aspidistria
Drammaturgia, musica e regia: Massimo Munaro
Produzione: Teatro del Lemming
Domenica 1° settembre 2024
Cinque spettacoli: ore 19.30 – 20.00 – 20.30 – 21.00 – 21.30
(Accedono 8 spettatori alla volta per ogni replica)
Rocca dei Bentivoglio – Via Contessa Matilde, 10 Bazzano (BO)
Ingresso gratuito con oblazione volontaria. Prenotazione obbligatoria.
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Spettacolo di Teatro & Danza
Evento speciale di chiusura del Festival
Confini
La performance è il risultato di un processo di ricerca attorno al tema del “confine” sviluppato da Instabili Vaganti, nel progetto internazionale Beyond Borders, che ha coinvolto giovani danzatori, performer e coreografi internazionali nella creazione di una struttura scenica in continuo divenire, che si compone di elementi performativi tradizionali e rituali provenienti da differenti culture, attualizzati attraverso il teatro e la danza contemporanea. La linea drammaturgica e coreografica dell’opera si è sviluppata attraverso periodi di residenza in Italia e all’estero, in cui le specificità̀ e le particolarità̀ delle discipline degli artisti coinvolti hanno arricchito di volta in volta la struttura performativa, rendendola “patrimonio condiviso”, elemento di partenza per il coinvolgimento di nuovi artisti e spettatori. Un’opera “aperta”, in grado di modificarsi in base al luogo in cui viene rappresentata e agli artisti chiamati a prenderne parte. Aperta come un “cerchio in espansione”, immagine che racchiude il senso di tutta la performance, che parte dalla memoria di chi “agisce“ in scena per arrivare a toccare questioni socio-politiche d’interesse globale.
I performer scavano all’interno del proprio passato, delle proprie tradizioni culturali e performative, per comprendere il presente, per raccontare attraverso gesti, azioni, testi e canti, i limiti che hanno dovuto superare, i confini che hanno provato ad attraversare per affermare la propria identità, e le nuove sfide che li attendono. Emergono, così, riflessioni interpersonali che legano le esperienze individuali a quelle collettive, sviscerando problematiche che interessano in particolare i Paesi di provenienza degli stessi artisti: gli attacchi di panico generati dalla paura di esprimere la propria identità di genere, la disillusione nata con la restaurazione dopo la primavera araba, l’acuirsi delle differenze religiose in paesi tolleranti come l’India, il calvario dei migranti per attraversare un confine. Il cammino a ritroso su una linea circolare del tempo, che diventa una cartografia della crudeltà, innesca una danza della lontananza, un richiamo che echeggia come un canto che giunge dall’altra parte di una frontiera. Diventare per un istante Mauerspringer, un saltatore di muri, termine ormai conosciuto della lingua tedesca per designare coloro che scavalcavano, in clandestinità, il muro di Berlino, alla ricerca di un futuro migliore. Ritrovare il senso della propria esistenza nella tensione al superamento di una linea divisoria, nella continua sfida di un limite, nella ricongiunzione impossibile. Passi rituali, canti tradizionali, azioni dall’andamento spirale, muovono i corpi dei performer nello spazio innescando una danza in costante equilibrio su quelle linee sottili e invisibili che ci separano e che abbiamo chiamato: “Confini”.
Resistere per esistere, “resistenza” attraverso l’arte, mediante un attivismo che sulla scena si fa “gentile”, delicato, che piuttosto che scardinare porta a riflettere, che invece di spezzare vuole ricucire, attraverso un processo di condivisione che invita gli spettatori ad essere parte di una danza liberatoria finale, come in un rituale che celebra una ritrovata unione dei corpi in azione.
Regia: Anna Dora Dorno
Drammaturgia: Nicola Pianzola
Coreografie: Nicola Pianzola, Anuradha Venkataraman, Mouayed Ghazouani, Elena Copelli.
Supervisione coreografica: Elena Copelli
Performer: Nicola Pianzola, Arianna Terreno, Camilla Paris, Maria Stella Zangirolami, Mouayed Ghazouani (Tunisia), Anuradha Venkataraman, Mengu Suokhrie, Ethel Wanga (India), Cecilia Seawards (USA), Angel Pelay (Venezuela)
Produzione: Instabili Vaganti
Con il sostegno di: MIC, Comune di Bologna – PON Metro “La Città che danza”.
20 settembre h. 20.00
Teatro Comunale Frabboni – Via G. Marconi, 27 Savigno – Valsamoggia (BO)
Ingresso gratuito con oblazione volontaria, prenotazione consigliata.
Per maggiori informazioni:
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