“Perfetta” di Geppi Cucciari al Teatro Sociale di Como
Se l’uomo è lineare, la donna è ciclica e riesce ad affrontare la vita quotidiana proprio grazie al ciclo. È questo il potente messaggio del nostro compianto Mattia Torre, che ci ha lasciato pochi mesi fa, autore e regista del monologo “Perfetta”, andato in scena al Teatro Sociale di Como il 14 dicembre, che ha preso vita sul palcoscenico attraverso il corpo e la voce della celebre comica Geppi Cucciari.
Il mese di una venditrice di automobili è scandito dal ciclo mestruale, che altera considerevolmente il suo umore trasformandola in un essere acquoso durante il ciclo, in una creatura raggiante e radiosa nella fase follicolare, in una donna caparbia, tenace e in sintonia con il mondo durante l’ovulazione e in un mostro animalesco nel corso della sindrome premestruale. Le quattro giornate del mese prese in esame sono essenzialmente identiche: esse sono scandite dal il rapporto con i figli e con la sfaticata donna di servizio, le difficoltà al lavoro, il pranzo in un ristorante elegante, le liti con l’operatrice di un call center e il rapporto di amore e sopportazione con il marito. Non è la sua quotidianità l’oggetto del cambiamento, ma questo riguarda la protagonista e il suo stato d’animo: quando ha un approccio positivo alla vita il mondo le sorride, quando è giù di morale è una catastrofe per lei è tutti coloro che le stanno intorno. Il monologo non è caratterizzato da una banale comicità ma da un sottile umorismo, che tenta di strappare una risata affrontando temi cruciali dell’esistenza, come le difficoltà che la vita quotidiana pone ad una donna qualsiasi. Mattia Torre ha scritto un testo di semplice comprensione, inserendo però alcune informazioni preziose in relazione all’astronomia, sulla rivoluzione della luna in particolare, e all’esplorazione spaziale, circa la sonda Voyager. La donna è una creatura ciclica come la luna, pertanto era doveroso omaggiare tale astro e lo spazio. È singolare che sia stato un uomo a scrivere uno spettacolo teatrale in cui si denuncia il fatto che le donne, con la loro intrinseca ciclicità, faticano ad adattarsi al mondo degli uomini, lineare e non afflitto da alcun ciclo. Mattia Torre ha saputo immedesimarsi egregiamente nei panni di una donna, dando voce ai suoi problemi, senza risultare banale.
La scelta di Geppi Cucciari è stata fondamentale per la riuscita dello spettacolo, in quanto uno dei motivi per cui il pubblico si è recato a teatro è stato sicuramente assistere dal vivo alle performance di una vip del suo calibro; inoltre Geppi è nota al pubblico per difendere attraverso la comicità i valori di una donna qualunque, in cui tutti noi possiamo identificarci, perciò la sua immagine si presta particolarmente all’interpretazione della protagonista di “Perfetta”. La recitazione di Geppi Cucciari è molto seria, ma è proprio dalla sua serietà che scaturisce l’umorismo. Il sarcasmo inconfondibile, che abbiamo imparato a riconoscere in televisione, ha lasciato spazio a una straordinaria capacità di narrazione e di evocazione attraverso il potente strumento della parola, ma anche alla trasformazione della propria voce nell’accento sudamericano di una domestica o nel ringhio ferino di una donna in preda ai deliri del ciclo: il teatro consente a Geppi Cucciari di dare il meglio di sé. Il corpo è tendenzialmente statico ela postura è prevalentemente stante con movimenti essenziali ma significativi.
Le scenografie sono ridotte al minimo, per esaltare la figura dell’attrice: uno sfondo monocromatico, che cambia colore a seconda della fase del ciclo: verde per i periodi in cui l’umore della protagonista è positivo e rosso nelle situazioni di pericolo della sindrome premestruale; sono proprio le luci ad avere l’importante ruolo di scandire il ritmo della rappresentazione.
Valeria Vite
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