Un religioso silenzio nella Sala 3 del bellissimo Teatro Franco Parenti di Milano ha preceduto l’inizio di uno spettacolo che si prospettava intenso e denso.

Il regista, Raphael Tobia Vogel, ha avuto delle intuizioni che si sono trasformate in scelte molto d’impatto. Scena apparentemente spoglia per un palcoscenico con tre diverse profondità che hanno ospitato, a sorpresa, dei veri e propri effetti cinematografici. Uno spettacolo che racconta due vite che seguono percorsi differenti e i incontrano e si scontrano “per strada”. I temi della tristezza, della solitudine, dell’amore e quello della morte sono le colonne portanti dell’incontro di due vite apparentemente molto diverse ma con molti aspetti in comune. Un’amicizia nata per caso mentre il tempo scorre, in maniera palese e inesorabile, nello spiegare le difficoltà e il senso di smarrimento di una generazione triste che non sa a cosa aggrapparsi per apprezzare i tanti doni della alla vita.

Francesco Brandi e Francesco Sferrazza Papa sono le due voci che hanno messo in campo una recitazione sincera, immediata, diretta e di grandissimo impatto. Un dialogo continuo che, soprattutto nella prima parte, ha richiamato lo stile dei grandissimi Ale e Franz, rilasciando forse un effetto di “già visto”, seppur la trama, per niente scontata, ha reso lo spettacolo molto personale. Il risultato è eccezionale. Uno spettacolo assolutamente da vedere.

Luigi Barbetta